” E se cadi? Puoi sempre rialzarti. Ti prendo io”.

Titolo Originale: 나의 완벽한 비서 ; Between Greetings; Insahaneun Sai, Greetings
Regia: Ham Joon-ho
Scritto da: Kim Ji-Eun
Cast: Han Ji-min, Lee Jun-hyuk, Kim Yoon-hye, Kim Do-hoon, Gi So-yoo, Lee Sang-hee, Lee Jae-woo, Park Bo-kyung, Yoon Yoo-sun, Jung Yu- yeon, Seo Hye-won, Go Geon-han, Heo Dong-won
Genere: Romance, Business, Comfort Drama
Korea, 12 episodi (2025)
Ci sono alcune storie che ti conquistano lentamente, attraverso i dialoghi, le immagini, i volti espressivi dei protagonisti, la sceneggiatura, le musiche che pian piano entrano nel cuore, e questo innamoramento lento, pacato, gentile, lo capiamo in itinere, non sappiamo quando sia accaduto, ma ne abbiamo consapevolezza e lo conserviamo nel nostro mondo interiore. Quando cogliamo queste emozioni, possiamo concludere che quel drama che stiamo guardando era quello di cui avevamo bisogno in quel momento.
Forse è questo il significato di “comfort drama” e in “Love Scout” il mio innamoramento è stato lento, come quello dei due protagonisti, una storia che scalda il cuore, ma lo fa senza troppi colpi di scena, incomprensioni, cliché usuali e queste caratteristiche rappresentano di certo il punto forte di questo kdrama.
Due protagonisti, adulti, che hanno condotto la maggior parte della propria vita in solitudine, evitando di parlare di sé e di far parlare gli altri, proteggendo se stessi, tenendo un comportamento impeccabile, serioso, algido da parte di lei e ineccepibile, gentile, ma riservato da parte di lui. Due persone che nella loro solitudine hanno rafforzato le proprie qualità, ma che hanno anche bisogno di trovare un conforto, una boccata d’ossigeno per capire che possono aprire il proprio cuore, lentamente, ma con matura consapevolezza.
In questa storia non ci sono schermaglie d’amore, ma fiducia, amicizia e supporto morale.
Kang Ji-yun (Han Ji-min, “One Spring Night”, “Our Blues”, “Yonder”, “Relumino”, “A Year-End Medley”) è la CEO della agenzia di headhunting “Peoplez”. E’ una donna determinata, stacanovista che dedica tutta la propria vita al lavoro e alla cura dei clienti che tratta in maniera impeccabile al fine di non lasciarli mai scontenti, trovando il personale più adatto secondo le esigenze richieste e per questo Ji-yun è considerata una eccellenza nel mondo del lavoro e una persona di cui fidarsi. Ji-yun, però non ha una vera vita privata, trascorre la maggior parte del suo tempo in ufficio per tornare a casa tardi, spesso dormendo sul divano in una sala spoglia, senza troppi mobili, davanti ad una grande finestra con la vista sulla città illuminata di notte, non riuscendo nemmeno ad andare a dormire nella propria stanza per evitare di pensare a quel suo angolo interiore, rimasto ferito quando era piccola, quando la sua unica figura di riferimento, il padre, l’ha lasciata morendo in un incendio per prestare soccorso a delle persone in pericolo. La ragazza non è mai riuscita a perdonare il padre, nei confronti del quale prova del risentimento perché l’ha lasciata sola, ha preferito donare la propria vita agli altri togliendo la propria presenza, la propria sicurezza alla figlia, ancora bambina. Ji-yun è cresciuta non riuscendo nemmeno a perdonare se stessa per aver provato rancore nei confronti del genitore e di conseguenza cerca di affrontare ogni situazione con orgoglio e fierezza, rispondendo ad ogni problema in prima persona, senza mai farsi cogliere impreparata, perché sa di dover contare solo su se stessa.
Un giorno la migliore amica e direttrice finanziaria dell’azienda Seo Mi-ae (Lee Sang-hee, “My Name Is Loh Kiwan”) nel tentativo di aiutare Ji-yun a mettere un po’ di ordine nella propria vita, visto il suo disordine innato, l’abitudine quasi quotidiana di saltare i pasti e lo stress del lavoro frenetico, decide di impegnarsi a trovarle una segretaria perfetta.
Una sera mentre è a cena con il marito Kang-seok (Lee Jae-woo), proprietario di una libreria, e con un amico del marito, Yu Eun-ho (Lee Jun-hyuk, “Stranger”, “Designated Survivor – 60 days”,” Dongjae, the Good or the Bastard”, “The Lies Within”), che ha da poco perso il lavoro, Mi-ae propone a Eun-ho di provare a venire a lavorare con lei, nel ruolo di segretario della CEO.
Eun-ho è una persona altamente competente nel campo delle risorse umane, ma ha perso il lavoro per aver chiesto un congedo parentale, essendo un padre single e poiché ha una figlia da mantenere e non ha alcun posto dove lavorare, accetta la proposta di Mi-ae per un contratto a termine di sei mesi presso Peoplez.
L’incontro tra Eun-ho e Ji-yun non è da subito rose e fiori, anzi, dopo un inizio un po’ disastroso, Eun-ho cerca in ogni modo di dimostrare il proprio valore e le proprie competenze, anche nelle cose più ordinarie e banali, come la sistemazione della scrivania e dell’archivio dei documenti di Ji-yun che vive nel disordine, perché troppo occupata a lavorare. Pian piano, però, dopo una prima fase di mal sopportazione, Ji-yun si accorge della presenza del suo nuovo segretario, del supporto che le dà per organizzare la giornata lavorativa e inizia a renderlo partecipe anche dei suoi incontri con i clienti. Eun-ho, che ha da sempre lavorato nel settore delle risorse umane, riesce con gentilezza e tatto a dare dei consigli fondamentali e importanti per portare al successo molti affari e aiutare Ji-yun che riconosce il valido sostegno del suo segretario e che a questo punto ricopre un ruolo ancora più incisivo per Peoplez e per se stessa. Eun-ho pian piano diventa un punto di riferimento significativo per Ji-yun, in lui vede un supporto, una persona di cui fidarsi e che è entrata nella sua vita in modo pacato, ma ormai essenziale, il supporto, da lavorativo diventa anche qualcosa di più per entrambi.
Dal rapporto di fiducia, i due ragazzi, che non pensavano assolutamente a provare un sentimento d’affetto (Ji-yun sempre concentrata sulla sua azienda ed Eun-ho sulla figlia Byeol), capiscono di essere importanti l’uno per l’altra, di comprendere le proprie insicurezze, di aver bisogno dell’opinione dell’altro per colmare le proprie lacune.
Ji-yun si sentirà più incoraggiata sul lavoro e nelle scelte anche quando dovrà sopportare un’umiliazione e il destino della sua azienda incontrerà delle difficoltà gravi:
“Non devi essere perfetta. Anche se ti senti un disastro, va bene. Qualunque cosa accada, io sarò al tuo fianco”.
Le parole di Eun-ho diventano una cura per Ji-yun perché questo è ciò che una persona in difficoltà vuole ascoltare in una situazione critica, è quella spalla a cui poggiarsi.
D’altra parte anche Ji-yun sostiene Eun-ho e lo incoraggia sul lavoro e nella sua figura di padre complimentandosi spesso con lui per come è riuscito ad essere un genitore premuroso e affettuoso con la piccola Byeol (una bravissima e adorabile Gi So-you, “Our Blues”). Piccola chicca, senza troppo spoiler, Ji-yun e Byeol si conoscono nella libreria di Kang-seok e diventano amiche in un momento di serenità per entrambe e senza che nemmeno Eun-ho lo sappia. Questa secondo me è una parte deliziosa che arricchisce la storia.
Menzione speciale per i secondari, a partire da Jeong Su-hyeon (Kim Yoon-hye, “Jeongnyeon: The Star Is Born”), amica di Eun-ho che spesso si occupa di Byeol e di suo nipote che è rimasto orfano di genitori, fino a Woo Jung-hoon (Kim Do-hoon, “Your Honor”), collaboratore di Ji-yun. Entrambi sono innamorati dei protagonisti, ma affrontano la situazione come “compagni d’amore non corrisposto”, la loro relazione è simpatica e conquista lo spettatore.
Altra menzione per il team di Peoplez, collaboratori fedeli e sensibili che comprendono Ji-yun e la sostengono nel momento di difficoltà, come lei ha sempre fatto per loro. Infine, alcuni camei importanti e indimenticabili come quello di Heo Joon-seok, nei panni di uno chef, Kim Jung Young nei panni di una sarta e Kim Shin Rok, come avvocata.
Infine, due mie personali considerazioni sui due protagonisti di questo kdrama o, anzi, sui due interpreti.
Han Ji-min è sempre una sicurezza in ogni sua interpretazione e anche in “Love Scout” ha dimostrato di essere un’attrice eccellente che dona moltissimo ad ogni suo personaggio, anche qui, come in “One Spring Night”, è una donna che si innamora di un padre single e per questo ci è molto cara perché anche in questo ruolo riesce a rappresentare una donna che potremmo essere tutte noi.
Lee Jun-hyuk, invece, sorprendente in questa interpretazione così diversa rispetto alle sue precedenti, in una “inversione dei ruoli di genere” secondo i cliché dei drama, diventa segretario della CEO e rende il suo personaggio così realistico, dai saldi principi e con una innata propensione ad occuparsi e preoccuparsi delle persone a lui care.
Vi consiglio anche di recuperare la colonna sonora del drama perché è davvero emozionante, a partire dal brano “Always Be With You” di Paul Kim.
Grazia
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