One Spring Night – Una storia delicata come la brezza di primavera

Forse dopo “Something in the rain” avevo bisogno di guardare un’altra storia romantica oppure era solo per ritrovare Jung Hae-in; alla fine, quindi, mi sono imbattuta in “One Spring Night” che è stato il mio secondo drama in assoluto.

L’atmosfera ricreata in “One Spring Night” è sobria, elegante e, come “Something in the rain”, ha una colonna sonora meravigliosa. Ho trovato questo drama particolarmente emozionante, i primi episodi servono per conoscere i personaggi, ma da subito tra i due protagonisti notiamo quella timida scintilla che scatta a primo sguardo, ma che entrambi cercano di nascondere.

Addentriamoci meglio nella trama della storia e abbandoniamoci all’atmosfera primaverile, alla brezza leggera che soffia tra i ciliegi in fiore e lì troveremo Lee Jeong-in (interpretata da Han Ji-min) e Yoo Ji-ho (interpretato da Jung Hae-in) al loro primo incontro. In realtà i due si incontrano per la prima volta nella farmacia dove lavora Yoo Ji-ho quando la ragazza entra per comprare qualcosa che possa alleviare la sbornia della sera prima. Al momento di pagare, però, Jeong-in si accorge di aver dimenticato il portafoglio a casa della amica, ma Ji-ho la tranquillizza e le dice che può pagare il giorno dopo, i due si scambiano il numero di telefono e da qui inizia la loro storia che regalerà allo spettatore momenti felici e momenti più travagliati. 

Jeong-in, infatti, è fidanzata da qualche anno con Kwon Ki-seok, ragazzo di ricca famiglia che lavora in banca e che spesso antepone il suo lavoro alla fidanzata, per cui la stessa Jeong-in si sente incastrata in una relazione che ormai non le regala neanche più un sorriso, vorrebbe rompere il fidanzamento, ma per via di mille difficoltà non riesce ad essere convincente e far capire agli altri il suo malumore e il suo senso di frustrazione.

Jeong-in lavora come bibliotecaria, è una ragazza indipendente, tenace e determinata, ha un carattere forte, ma sa bene che iniziare una storia con Ji-ho non sarà un’impresa molto semplice. I due ragazzi si sentono da subito attratti l’uno  dall’altra, ma capiscono che sin dall’inizio avranno mille difficoltà da superare insieme.

Ji-ho è un padre single di un bambino di sei anni, è stato abbandonato da subito dalla fidanzata, madre di suo figlio, che non si è più fatta viva, per cui teme costantemente di rivivere l’esperienza che l’ha reso fragile nei sentimenti e che lo ha tormentato per tanto tempo; ora concentra, però tutte le sue forze e il suo affetto sul suo piccolo Eun-woo, bambino molto sensibile che sarà veramente protagonista della storia e che, grazie all’affezione che prova per Jeong-in, che gli porterà sempre dalla biblioteca tanti bei libri sui dinosauri, avrà un ruolo importante nella trama e nel finale. Ho trovato interessante la tematica delicata affrontata in questo drama, la condizione di un padre single che per molti aspetti viene estromesso dalla società perché vittima di pregiudizio o debolezza; la storia, pur senza estremizzare o polemizzare, riesce a comunicare questa situazione di disagio sociale, premiando, però, alla fine il protagonista.  

Jeong-in, invece, lotterà per liberarsi dalla sua relazione con un fidanzato che, solo quando capirà che la ragazza si è allontanata per sempre da lui e lo ha lasciato, diventerà insopportabile e inizierà a “stalkerare” la nuova coppia, cercando di rendere infelice ogni loro momento insieme.

La madre e le sorelle di Jeong-in, invece, supporteranno la decisione della ragazza, mentre il padre andrà in esaurimento nervoso quando verrà a sapere che la figlia ha lasciato un buon partito come Kwon Ki-seok e anche lui farà di tutto per far lasciare la coppia.

Nel frattempo, però, tra una passeggiata in mezzo ai ciliegi e un’ultima neve di primavera, i due protagonisti non riusciranno a rinnegare i propri sentimenti e… beh, non posso raccontarvi tutto, ma vi consiglio di non perdere una delle dichiarazioni più belle mai viste e una proposta di matrimonio che vi lascerà stupefatti tra un sorriso e una lacrima di emozione.

Memoru Grace

13 pensieri riguardo “One Spring Night – Una storia delicata come la brezza di primavera

  1. Impossibile non approcciarsi a questa serie con le aspettative create da Something in the Rain: metà del cast è praticamente lo stesso tra cui lo splendido protagonista Jung Hae-in nel ruolo di Ji-Ho e ritroviamo perfino un brano cantato da Carla Bruni . L’errore forse è stato proprio questo, aspettarsi una storia d’amore simile alla perfezione raggiunta tra Joon-He e Jin-Ah in SITR. Da un lato sono contenta che non sia stato così, ma reggere le prime 9 puntate con lo stesso pathos con cui paghi una multa in posta non è stata impresa da poco. La protagonista femminile è poco empatica anche per copione: tra i due attori inizialmente scatta poco feeling e non decolla. Poi non è detto che tutte le bibliotecarie debbano vestirsi da nonna o da gattara. Si insomma non si capisce come lui possa essersi innamorato.
    Poi però da episodio 10 in poi si intravedono nuovi spunti e la storia finalmente evolve e sboccia davvero un po’ di “drama”. Molto interessanti alcune trame dei personaggi secondari, un fil rouge molto importante è quello della violenza sulle donne, sia fisiche ma anche emotive. E qui la fa da padrona Kil Hae-yeon, la madre che tanto abbiamo odiato in Something in the Rain che qui fa una interpretazione magistrale su un ruolo scritto alla perfezione. Il vero messaggio è l’amore , sia quello vero che quello malato. Penso che purtroppo la scelta del lead femminile (o della scrittura stessa del personaggio… non saprei) sia stata un po’ penalizzante per la serie… Ci sono però sicuramente cose buone che vanno salvate, ma non la definirei una delle migliori serie sul genere.

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    1. Grazie mille per il tuo commento, ci fa molto piacere che tu abbia condiviso con noi le tue impressioni 🙂 “One Spring Night” è stato il mio secondo kdrama recuperato ovviamente dopo “Something in the Rain”, come puoi immaginare, dopo che ero rimasta incantata nel 2018 dalla dolcissima storia con Jung Hae-in e Son Ye-jin, mi sono precipitata a guardare “One Spring Night” e devo ammettere che non l’ho amato come Something in the Rain, ma l’ ho apprezzato in molti spunti. Prima di tutto la tematica di un padre single con un bambino a carico che non facilmente si affronta nei drama, poi la tematica della violenza sulle donne che, come hai ben scritto tu, è trattata in modo molto delicato, ma fermo e viene affidata alla voce di Kil Hae-yeon (la madre della protagonista di “Something in the Rain” alla quale qui viene data la possibilità di nobilitare un bellissimo personaggio). La protagonista, anche se all’inizio manca della stessa incisività ed empatia di Yoon Jin-ah, dimostra di crescere durante gli episodi e di imporre la propria volontà e personalità, anche scegliendo di affrontare le difficoltà a fianco del protagonista, affezionandosi al bambino e questo l’ho apprezzato moltissimo. Grazie ancora per il tuo commento che mi ha fatto davvero piacere. A presto! – Memoru Grace

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