RUN ON – Andare avanti per diventare una versione migliore di se stessi

Devo ammettere che le prime due puntate di questo drama non mi avevano coinvolto particolarmente, non per la lentezza, ma perché sembrava non accadere quasi nulla, non riuscivo a percepire da subito neanche l’eventuale sintonia tra i personaggi ; poi, cercando di procedere con lo stesso ritmo della storia, ho capito che il messaggio principale era differente. La tematica fondamentale consisteva proprio nella comunicazione e non nella velocità. Il titolo mi aveva per un attimo ingannato perché il personaggio principale Ki Sun-Gyeom, interpretato da Im Si-Wan, è un ex velocista che abbandona la pista e la sua attività a causa di alcuni problemi legali in cui è stato coinvolto, ma la protagonista Oh Mi-Joo, interpretata da Shin Se-Kyung, è una traduttrice e interprete, alla quale sarà affidato il ruolo di “interpretare” e di farci comprendere i momenti della storia.

I due protagonisti sono agli antipodi e da quasi subito ci chiederemo cosa potrà mai avvicinarli, dal terzo episodio, però, capiremo che il comune denominatore di tutti personaggi è l’accettazione delle proprie debolezze, quelle ignorate o quelle odiate. Ki Sun-gyeom, per esempio, non ha mai fatto i conti con le proprie difficoltà a comunicare i propri pensieri, i propri sentimenti e le proprie emozioni, ha sempre corso per non pensare, non si è mai voltato indietro e ha cercato di affrontare così ogni difficoltà a partire dal brutto rapporto con il padre. Oh Mi-joo, invece, combatte da sempre il suo senso di inadeguatezza, sa di fare un lavoro per il quale è preparata, adora guardare film e tradurli, ma odia il suo sentirsi in stato di inferiorità per i costanti problemi economici e di liquidità e perché senza famiglia.  

Mi-Joo, in realtà, quasi fin dall’inizio, sembra provare qualcosa per Sun-gyeom che, però, non comprende da subito questo sentimento, ha prima bisogno di concentrarsi sulla propria emotività per riuscire ad avere fiducia. Per la ragazza, invece, è diverso, deve superare le proprie paure e le proprie insicurezze e riuscirà ad ottenere risultati anche grazie agli allenamenti per la maratona, spronata dallo stesso Sun-gyeom che le sarà a fianco riuscendo così a capire se stesso e i suoi sentimenti.

Entrambi i protagonisti sono molto severi con loro stessi e pretendono il massimo, per questo la loro storia non decolla da subito, ma non vi abbattete, perché durante gli episodi riuscirete a capirli e ad affezionarvi.

Accanto ai due protagonisti troviamo poi un’altra coppia di personaggi con i quali, invece, si entra in sintonia da quasi subito, Seo Dan-ah (interpretata da Choi Soo-young) e Lee Yeong-hwa (interpretato da Kang Tae-oh). Seo Dan-ah è la CEO di un’agenzia sportiva, erede del gruppo Seomyeong, ma, in quanto donna, viene quasi esclusa dalla società e dovrà lottare per imporsi nel mondo del lavoro. Questa è una tematica che mi ha fatto pensare molto e non è la prima volta che la vedo trattata in un drama.

Lee Yeong-hwa è, invece, uno studente d’arte, un ragazzo socievole, brillante, appassionato di cinema. Tra Dan-ah e Yeong-hwa scatterà qualcosa, ma sarà molto lento e anche nel loro caso saremo spettatori di una trasformazione.

Run On è un drama che sembrerà all’apparenza semplice, ma che presenta in realtà diversi spunti di riflessione, pur essendo un drama romantico, i dialoghi non sono mai sdolcinati, anzi, le interiezioni tra i personaggi sono spesso dirette, mai forzate o banali, ma semplici e realistiche. Questo è davvero il punto di forza della serie.

Cosa dirvi di più? La location si sposta più volte, ma avrete il piacere di riguardare alcuni scorci di paesaggio che avete visto in “Hometown Cha Cha Cha” e “Do Do Sol Sol La La Sol”. Run On è uno dei pochi drama dove non esiste un second lead per nessuna delle due coppie e questa è un’altra caratteristica che lo contraddistingue. Impeccabile, poi, la colonna sonora.

Non mi resta che augurarvi buona visione!

Memoru Grace