In Giappone le festività natalizie non sono segnate sul calendario e il 25 dicembre non è festivo, ma in realtà si respira il clima natalizio per le strade delle città, soprattutto grazie alle famose luminarie.
Le strade si riempiono di meravigliose luminarie natalizie e decorazioni e in molti ambienti vengono ricreati dei veri e propri spettacoli di luci e musica, le cosiddette “Christmas Illuminations”. I negozi contribuiscono ad arricchire la magia dell’ambiente, agghindando le proprie vetrine con luci e festoni e con i simboli del Natale. Una delle tradizioni più particolari e curiose di questo periodo è il fukubukuro ( 福袋), si tratta di un sacchetto il cui contenuto è una sorpresa e viene venduto dai negozianti ad un prezzo inferiore rispetto al valore del prodotti all’interno del sacchetto. Originariamente la tradizione della vendita dei fukubukuro era legata al Capodanno, ma ormai da molti anni per tutto il mese di dicembre si trovano questi sacchetti nei negozi giapponesi. Alcuni sacchetti contengono anche cinque o sei prodotti alcuni più piccoli o cambiano a seconda della tematica, potreste trovare addirittura sacchetti pieni di gadget.
Va ricordata un’altra tradizione del Natale giapponese e stavolta riguarda il menù tipico: la torta panna e fragola e il tipico pollo fritto di Kentucky Fried Chicken, la famosa catena nordamericana. La tradizione risale ai tempi quando molti statunitensi residenti in Giappone, non potendo mangiare il tacchino, vista la scarsità di tacchini in tutto il Giappone, si rivolsero al pollo fritto che sembrava essere la cosa più simile e sostitutiva. Nel 1974 la catena di KFS – Kentucky Fried Chicken, sfruttando questa tradizione che ormai si era consolidata nel paese, realizzò una campagna pubblicitaria con il personaggio del Colonnello Sanders (il fondatore della catena KFS) vestito da Babbo Natale. Da allora, in tutti i ristoranti della catena, l’immagine del colonnello vestito da Babbo Natale viene presentata per tutto dicembre.
La tradizione della torta panna e fragola (la cosiddetta “Christmas Cake”), invece, è stata integrata nella società giapponese solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, per la sua abbondanza e ricchezza è considerata un simbolo di prosperità e fortuna.
Se vi va di perdervi tra le luci di Natale in una bella passeggiata a Tokyo, Roppongi Hills è il luogo più indicato per voi, oltre alle bellissime luminarie, nell’area della West Walk vi è un albero alto 8 metri con circa 1200 luci al led e il mercatino di Natale che si ispira a quelli tradizionali tedeschi.
Per tutto dicembre la zona di Roppongi Hills è illuminata da “Snow & Blue”, la tradizionale camminata di 400 metri su Keyakizaka Avenue, ormai diventata immagine simbolica dell’inverno di Tokyo con il viale illuminato e sullo sfondo la Tokyo Tower.
Anche nei quartieri di Shinjuku e Ginza le luminarie sono da ammirare così come i negozi addobbati e nelle vie tra le stazioni Harajuku e Omotesando.
Oltre a Tokyo sono famosissime le Jewel of Shonan sull’isola di Enoshima che ogni anno attirano tanti visitatori e sono considerate delle attrazioni invernali, le luci si confondono piacevolmente con il tramonto sul paesaggio meraviglioso dell’isola.
Suggestive anche le luminarie ad Osaka dove ogni anno viene organizzata “The Great Santa Run”, la gara di corsa per beneficenza in cui tutte le persone che partecipano corrono vestite da Babbo Natale.
Memoru Grace
