Acero rosso, Momijigari e lo splendido autunno giapponese

La passione per la contemplazione della natura è tipica del popolo nipponico e anche in autunno come in primavera i colori degni da quadro rendono le giornate uniche e ispirano le persone a comporre, a dipingere o anche solo ad immergersi in una passeggiata nel pieno delle luci dorate tipiche di questa stagione.

Ogni autunno (秋), in Giappone, si ammirano le foglie d’acero rosso: si tratta, infatti, di un fenomeno che viene chiamato con due nomi differenti momiji e kōyō. Entrambi si scrivono con lo stesso carattere 紅葉, ma si tratta di due concetti diversi. Per momiji si intendono le foglie di acero tinte di rosso in autunno, mentre kōyō è il cambiamento delle foglie da verdi a rosse ed indica la trasformazione dell’intera natura in questa stagione.

Se l’hanami identifica la stagione dei sakura e quindi la primavera, il momijigari (紅葉狩り), invece, è la contemplazione delle foglie di acero rosso, anzi il significato letterale è “caccia alle foglie rosse”.

Il momijigari apparve per la prima volta nel periodo Heian, ma era rivolto solo ad un pubblico limitato, aristocratico, mentre nel periodo Edo diventò accessibile a tutti.

La contemplazione dell’autunno e la trasformazione della natura, l’ammirare il cambiamento di colore delle foglie identifica un concetto molto importante, l’effimero, il cambiamento come trasformazione, ma nel frattempo continuità con la tradizione. Molti haiku ricordano l’autunno e ne contemplano i malinconici colori. In particolare oggi voglio ricordare l’haiku di Ryōkan Taigu:

Autunno – broccato

di foglie rosse d’acero –

la veste dei Tang.

In Giappone esistono diversi luoghi dove contemplare l’autunno e, senza escludere Tokyo, un discorso a parte lo merita Kyoto dall’eleganza e dal fascino antico dove le persone che desiderano perdersi nell’autunno dorato riusciranno ad immergersi nella bellezza del passato e nel foliage mite, dolce che travolge lo spettatore in un mondo sospeso.

Come in primavera con i sakura, anche in autunno troviamo piatti che ricordano le foglie d’acero. A differenza dei sakura, però, le foglie d’acero non vengono incorporate nel cibo, se ne ricorda solo la loro forma per dare vita ai dolcetti momiji manju o i nama momiji, dolci originari di Hiroshima che hanno la forma di foglie d’acero e sono ripieni di marmellata di fagioli rossi.

Memoru Grace

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