“E se potessimo prevedere tutto? Se le persone potessero fermare i loro sentimenti a piacimento, se potessero controllare i loro sentimenti, sarebbe il paradiso o il tormento?”

Titolo originale: The Witch’s Diner, 마녀식당으로 오세요, Come to the Witch’s Restaurant, Manyeosigdangeulo Oseyo
Regia: So Jae-hyun, Lee Soo-hyun
Sceneggiatura: Lee Young Sook
Cast: Song Ji-hyo, Nam Ji-hyun, Chae Jong-hyeop, So Hee-jung, Kim Yong-goo, Yoon Da- young, Lee Joo-sil, Kang Ki-dong, Ahn Eun-jin, Han Ji-eun, Baek Sung-chul, Shin Joo-hyup, Choi Sung-jae, Yoon Ji-on, Im Won-hee
Genere: Fantasy, Mystery, Supernatural
kdrama, 2021- 8 episodi
“Ci sono cose che esistono, ma non si vedono. Sono anche cose visibili che si presume non esistano”.
Con questa frase si presenta la strega Jo Hee-ra alla protagonista Jeong Jin e con questa affermazione ci immergiamo nell’atmosfera fantasy con tocchi horror e gotici della serie “The Witch’s Diner”.
Ispirato all’omonimo romanzo di Go Sang-hee, “The Witch’s Diner” tratta tematiche quali la vendetta, il bullismo, la vanità, l’orgoglio e il perdono in chiave fantasy, ma è anche un invito alla riflessione in ognuno degli otto episodi.
La storia ha inizio con Jeong Jin (Nam Ji-hyun, “Suspicious Partner”, “Little Women”) che vive con la madre Seo Ae-sook (So Hee-jung,”Twenty-Five Twenty-One”), mentre il padre è ricoverato in una casa di cura per problemi di salute.
Ae-sook gestisce un ristorante con tanta cura e dedizione, ma ad un certo punto il suo lavoro inizia a diradare, anche il suo chef chiede un periodo di congedo e la donna pensa di prendere qualche giorno per recarsi dal marito. Qualche giorno dopo Jeong Jin, insieme alla madre Ae-sook, scoprono che un’amica di Ae-sook ha aperto un altro ristorante di fronte al loro che prepara gli stessi piatti e ha anche assunto i dipendenti del loro ristorante, compreso lo chef.
In un tentativo disperato di entrare nel nuovo ristorante per chiedere il motivo di questo comportamento di concorrenza sleale, viene chiamata la polizia e Jeong Jin si reca al distretto per denunciare invano questo atto spiacevole. Qui vede che sono stati fermati alcuni giovani, per pestaggio e atti di violenza, tra loro c’è Lee Gil-yong (Chae Jong-hyeop, “Eye Love You”, “Sisyphus: the Myth”, “Serendipity’s Embrace”) che ha tentato di difendere un compagno di scuola da un grave pestaggio, ma che è stato ingiustamente vittima di una incomprensione, mentre chi ha iniziato la rissa è stato liberato. Jeong Jin, che in quel momento è presa da un attimo di rabbia, vedendo attorno a sé l’ennesima ingiustizia, cerca di difendere il ragazzo.
Il giorno dopo, Jin e la madre mettono in vendita il ristorante e, mentre nel silenzio della sera la ragazza è seduta da sola nel locale, si presenta un’acquirente per il ristorante, Jo Hee-ra (interpretata da una magnifica Song Ji-hyo, “Was it Love?”), ovvero una strega che cucina dei piatti magici che esaudiscono dei desideri.
Jin è confusa all’inizio, poi la strega la invita a metterla alla prova, e a scegliere un desiderio da far avverare, cucinerà per lei un pasto che, una volta consumato, porterà alla realizzazione di quel desiderio.
Jin accetta la proposta della strega, firma un contratto con lei e decide di restare come co-proprietaria del locale, ma, nel momento in cui esprime un desiderio e consuma il pasto cucinato dalla strega, si rende conto della gravità della azione, di quanto la sua rabbia e sete di vendetta abbia contribuito a delle scelte dai risvolti drammatici che non immaginava nemmeno lei, perché nella vita tutto ha un prezzo e la strega esaudisce i desideri in cambio di qualcosa.
“Alcune decisioni cambiano totalmente le nostre vite. Non ci accorgiamo fino a quel momento che tutte le decisioni di questo mondo hanno un prezzo”.
Il “Witch’s Diner”, però, prende vita, soprattutto la sera e il locale ospita ogni volta una persona che ha bisogno di esprimere un desiderio. La strega, accompagnata dal suo collaboratore Ceo Oh (Kim Yong-goo, “Tale of the Nine Taled”) invita l’ospite ad esprimere un desiderio mentre lei cucina una pietanza che, una volta consumata, darà vita alla realizzazione del desiderio e al conseguente effetto.
Nel frattempo, le vite di Jeong Jin e di Lee Gil-yong si incrociano nuovamente. Il ragazzo, aspirante stella della atletica leggera, dopo un infortunio grave e dopo l’ultima esperienza drammatica per aver difeso il compagno di classe vittima di bullismo, si ritira da scuola e si propone come aiutante part time alla locanda della strega. Qui, insieme a Jin, vivrà pienamente ogni evento e ogni storia dei clienti del locale.
Molte guest star e camei d’eccezione che interpretano i clienti del Witch’s Diner, tra i più importanti, Kang Ki-dong (“The King: Eternal Monarch”, “Romance is a Bonus Book”, “It’s Okay to Not Be Okay”) nel ruolo di Bae Yoon-ki, un disoccupato laureato e disperato perché ogni suo colloquio lavorativo è un fallimento, non riesce a trovare nemmeno un lavoro part time e fa fatica a mantenersi. Personalmente è uno dei personaggi che mi ha più colpito, bravissimo nel suo ruolo e nella drammaticità della sua storia.
Ahn Eun-jin (“A Good Bad Mother”) che interpreta Jin Sun-mi, una attrice di musical che sta avendo successo, ma che teme di perdere l’affetto del suo fidanzato Ahn Seong-ho (Yoon Ji-on, “Love Next Door”) soprattutto quando lo vede in compagnia di un’altra donna.
La compianta Lee Joo-sil (“Squid Game 2”) che interpreta Lee Bok-nan, una madre che preferisce sacrificare la propria salute per la felicità del figlio Goo Hyo-sik (Im Won-hee, “Wok of Love”) che è solo e senza affetti.
Han Ji-eun (“Bad and Crazy”, “Lovestruck in the City”), nel ruolo di una scrittrice disperata in crisi di ispirazione.
Infine, il rapporto tra la strega Jo Hee-ra, interpretata da una intensa e misteriosa Song Ji-hyo, e la giovane Jeong Jin, una sempre brava Nam Ji-hyun. Entrambe hanno in comune più di quanto lo spettatore possa immaginare all’inizio, qualcosa che ha a che fare con una maledizione generazionale.
“The Witch’s Diner” è una serie quasi priva di humour, ma ben fatta perché fa riflettere su diverse tematiche e su come le maledizioni e le vendette possano rovinare e cambiare la vita delle persone, su come ogni azione abbia una conseguenza, ma sopra ogni cosa, c’è la libertà decisionale delle persone.
Ci sono diverse strade in ogni percorso della vita. La vita è sempre un processo di creazioni che possono essere decisioni semplici o banali oppure importanti.
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“Più ci credi e desideri, più è probabile che si avveri. Tale magia esiste, La tua vita non fa eccezione. Quindi, se sei per strada e ti imbatti in una trattoria di streghe, entra senza esitazione. Un ristorante dove ogni desiderio si avvera”.
Grazia
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