Esistono quelle piccole storie o ancora meglio quei drama brevi di pochi episodi che colpiscono per la loro profondità e per le tematiche affrontate, seppur senza troppe pretese o senza risultare pesanti agli occhi e alla resistenza di uno spettatore che nelle giornate più calde di mezza estate si accinge a scegliere cosa guardare.
Per questo, il web ci stupisce spesso con alcune gemme da scoprire che portano via poco tempo, ma che fanno immergere in una atmosfera piacevole da vivere.
Nel mio caso ho trovato due web series coreane che mi hanno emozionata perché in entrambi ci sono quasi solo due personaggi principali a reggere storia e dialoghi ed è questa la loro particolarità principale.
=== ON/OFF ==
“Sono nata in un mondo senza suoni. Non è stata colpa o errore di nessuno”.

Titolo originale: 온앤오프 ; On and Off
Cast:So Joo-yeon; Seo Ji-hoon
Genere: Romance, Drammatico
2 episodi
Corea del Sud, 2024
Questa mini serie del 2024 è composta due brevi episodi, ma la nota distintiva è che un episodio è visto dagli occhi del protagonista, mentre l’altro dagli occhi della protagonista.
Lee Jung A (So Joo Yeon) è una ragazza solitaria che non parla mai quasi con nessuno, ma che ha l’abitudine di sedersi sempre nello stesso posto in una caffetteria, soffiandosi con un piccolo ventilatore portatile bianco. Jang Jun Chul (Seo Ji Hoon) va spesso a trovare l’amico, proprietario della caffetteria, dove nota Lee Jung A, che come lui ha un piccolo ventilatore portatile dello stesso colore.
In realtà i due ragazzi abitano vicini e un giorno Jun Chul trova un pacco destinato alla ragazza, ma consegnato per errore a lui. Per sbaglio apre il pacco e trova un apparecchio cocleare, capisce, quindi, che è importante andare subito a casa della ragazza per consegnarle il pacco. Il problema sarà farsi sentire da Jung A che non risponde al campanello, ma dopo una paziente attesa, Jung A esce di casa e trova Jun Chul che sta cercando di lasciarle un biglietto per avvisarle del pacco. Quando la ragazza comprende la situazione ringrazia Jun Chul. Tra i due nasce pian piano una amicizia preziosa, entrambi compassati, riflessivi, introversi, ma con la voglia di apprezzare le piccole cose e, anche se il mondo di Jung A è un mondo senza suoni, ora la sua vita inizia a cambiare.
In questo mini drama si va a ricreare la coppia del bellissimo kdrama “Seasons of Blossom” che già mi aveva rubato il cuore, soprattutto per la loro storia struggente e drammatica. Qui invece, la storia è più breve, ma l’intensità dell’interpretazione di entrambi e una chimica di sguardi ed emozioni che non passa inosservata, sono delle particolarità che arricchiscono il valore della storia.
== THE COLORS OF OUR TIME ==
“Perché sei venuto a Tongyeong?” – “Ho sentito che il tramonto di Tongyeong è più bello che in altri posti. Quindi ho voluto verificare di persona”.

Titolo originale: 마침내 물들다 , Finally Stained
Cast: Lee Hyun-Joo; Mun Sang Min
Genere: Slice of Life
4 episodi
Corea del Sud, 2020
Questa mini web series coreana del 2020 ci propone una storia ambientata a Tongyeong, una città costiera, tra le mete turistiche più famose della Corea del Sud, dove la vista sul mare e le numerose isole vicine fanno apprezzare ancora di più il paesaggio. Tongyeong si trova nella provincia del Gyeongsang Meridionale.
La storia intrepretata da soli due protagonisti si apre con Yu Ra (Lee Hyun Joo) che conduce una piccola pensione a Tongyeong, ma che è anche una scrittrice di romance, spesso, infatti, la ragazza fabbrica storie ad occhi aperti e fantastica un po’, prendendo ispirazione dalle persone che incontra e dalle emozioni che prova.
Un giorno, in una delle sue camminate, nota in libreria un ragazzo di bell’aspetto che legge con attenzione dei libri esposti tra gi scaffali del negozio. Yu Ra segna nel suo taccuino dello scrittore la situazione che sta vivendo, compreso i modi di fare del ragazzo, il suo modo di leggere, assorto a tal punto da non rendersi conto delle persone accanto, con la macchina fotografica appesa al collo.
Subito dopo, il ragazzo trova per strada il taccuino di Yu Ra e inizia a leggerlo, ma in quel momento la giovane Yu Ra che aveva perso il suo quaderno gli strappa dalle mani il taccuino. Il giovane che si chiama Jung U (Mun Sang Min) si scusa, così entrambi si presentano e iniziano insieme una camminata che li porterà ad affrontare diversi dialoghi relativi al futuro e ai sogni. Scoprono a fine giornata, inoltre che Jung U ha prenotato un alloggio nella pensione condotta da Yu Ra.
Nei giorni seguenti si vedono spesso, parlano, intraprendono delle meravigliose passeggiata in angoli incantati della città o al museo nazionale. Yu Ra svela quanto sia importante per lei osservare le persone per scrivere i propri romanzi, mentre Jung U, appassionato di fotografia, lascia parlare l’obiettivo per carpire i momenti più belli della giornata. Anche Yu Ra chiede lezione a Jung U per migliorare nella fotografia.
Nessuno lo sa, ma, Jung U, in realtà, soffre di ambliopia cromatica. L’ambliopia è un tipo di deficit visivo che si verifica solo su un lato dell’occhio, causato da una disfunzione dei muscoli oculari e dei nervi cerebrali, ma, se non trattata, l’ambliopia può avere una certa gravità, per questo il ragazzo cerca di tenerla nascosta.
Piccola particolarità da sottolineare: la difficoltà di Jung U per la sua diversa acuità visiva che viene fatta comprendere da piccole condizioni, come il prendere la tazza o la cannuccia sbagliata o indossare i calzini spaiati di colore diverso e per questo il regista è stato molto abile.
Nelle passeggiate dei due giovani, dove Yu Ra fa da guida, anche lo spettatore riesce un po’ a visitare la splendida Tongyeong a partire dal “Museo d’Arte Jeon Hyuk-Lim”, un tempo residenza del pittore Jeon Hyuk-Lim. Il museo si trova nelle vicinanze del tempio di Yonghwasa sul Monte Mireuksan
Molto bello anche il Parco di Seopirang da dove si può ammirare la città portuale e ci si rilassa magari guardando i diversi murales distribuiti nella zona.
Tra i luoghi del drama anche il suggestivo villaggio di Manjido dove si trova un ponte sospeso inaugurato nel 2015, lungo 98 metri che collega le due isole: Yeondaedo e Manjido.
Infine, la Tongyeong Music Hall (Fondazione del Festival Internazionale di Musica di Tongyeong). Tongyeong è registrata dall’UNESCO come città della musica e per alcuni è anche la piccola Venezia della Corea del Sud.
La storia presentata in “The Colours of Our Time” è molto intimista e riesce ad affrontare i timori giovanili sul futuro, sulle proprie ispirazioni, oltre ad essere sorprendente nella propria unicità anche grazie alle splendide interpretazioni dei due protagonisti.
Spero di avervi suggerito due minidrama piacevoli da recuperare presto in queste giornate calde di mezza estate! Grazie a tutti voi che avete letto questo articolo!
Grazia

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