“Non dimenticarlo, il nostro tempo insieme non scomparirà. E’ tutto in te. Tu sei Jung Hee-wan e anche Kim Ram-woo”.

Titolo originale: 내가 죽기 일주일 전 ; A Week before I Die ; Naega Jukgi Iljuil Jeon
Regia: Kim Hye Young ; Choi Ha Na
Scritto da: Song Hyun Ju; Jang In Jeong
Cast: Gong Myung; Kim Min-ha; Jung Gun Joo; Oh Woo -ri; Ko Chang Seok, Seo Young Hee; Shim Eun-kyung; Krystal; Kim Ji-soo
Genere: Coming of Age; Fantasy
Korea, 6 episodi, 2025
Descriverei questo drama con una frase molto significativa tratta di uno dei libri più belli sul dolore e sul lutto di C.S.Lewis: “La morte di una persona cara è un’amputazione”.
Non vi sono tante mezze misure, non vi sono spiegazioni o modi di alleggerire l’argomento: una perdita distrugge, lascia senza forze, l’animo delle persone subisce il distacco e lo soffre, solo il tempo può alleviare, ma non guarire, perché rimarrà comunque un buco, ma in quel buco ci saranno solo i ricordi da cui si potrà attingere per rendere la mancanza un momento di malinconico incontro tra se stessi e la persona cara, un luogo a metà, senza tempo, dove riunirsi.
“Way Back Love” è un drama che parla di perdita, di lutto, ma anche di legami, di occasioni mancate, di sogni, di richieste di perdono e di ricerca di luce.
Jung Hee-wan (Kim Min-ha, “Pachinko”), è una giovane ragazza di ventiquattr’anni che vive nascosta e reclusa dal mondo, non ha un sorriso sul suo volto, tutto le scorre davanti senza sosta, ma lei è impassibile di fronte all’umanità e al tempo, perché ha deciso di rinunciare alla vita.
Un giorno bussa alla sua porta Kim Ram-woo (Gong Myung), suo amico d’infanzia e primo amore, la ragazza è scossa nel vedere il giovane davanti alla sua porta e capiamo il motivo quasi subito: Kim Ram-woo è morto qualche anno prima, ma ora si è presentato dalla sua amica come Mietitore, per darle la notizia devastante che le resterà un’ultima settimana di vita.
Hee-wan, spronata da Ram-woo inizia a creare una lista di desideri e di cose da fare prima della fine della settimana. I ragazzi iniziano, quindi, a trascorrere gli ultimi giorni insieme, riscoprendo quel sentimento rimasto sospeso per via della morte di Ram-woo, quei ricordi allegri e spensierati dei tempi del liceo in cui in un giorno di primo aprile si scambiarono i nomi a sorpresa.
“Cambiare i nomi con te è stato così fastidioso, ma è stata la cosa più divertente che ho fatto al liceo”.
Lo scambio dei nomi, l’importanza del nome nella storia dei due ragazzi è una delle tematiche principali della storia, nel nome un destino o forse l’intreccio dei due destini, della vita e della morte, della speranza e del futuro impregnato di passato, ma rivolto alla luce, alla possibilità che forse esiste e che la stessa Hee-wan percepisce a contatto con il suo vecchio amico. Hee-wan che si sente responsabile della dipartita dell’amico, che non si è mai perdonata per essere rimasta viva nel mondo, anche se morta nell’animo: “È per questo che sei venuto? Sei venuto a impedirmi di morire?”
Una scelta molto particolare ed efficace per lo sviluppo del drama è l’uso e il significato dei colori, i flashback con i momenti di ricordo dei due giovani sono luminosi, sereni, allegri con un ritmo dinamico, mentre il presente è cupo, grigio, silenzioso e freddo, come il cuore della protagonista martoriato dall’assenza.
Hee-wan che si trova rinchiusa in se stessa, in un baratro di emozioni devastanti, in quella settimana che le dà la possibilità di rivivere quei momenti che le sono tanto mancati, attimi condivisi con il suo amico che è stato il suo primo amore, la persona che le ha regalato affetto anche quando lei stessa non faceva caso.
“Io ero così disordinata dopo che te ne sei andato. Sembrava che solo io fossi bloccata nel tempo. Non riuscivo a muovermi né indietro né avanti. Tutti gli altri stavano andando avanti, ma solo io ero bloccata e nessuno mi capiva. Era così difficile. Speravo di poter semplicemente morire in modo silenzioso. Ma mentre trascorro la settimana con te sento che il tempo finalmente scorre di nuovo. Mentre sono con te, per la prima volta, non voglio che la giornata finisca”.
Con lo scorrere della storia, il climax raggiunge il punto di massima tensione negli ultimi tre episodi. L’incontro tra Hee-wan e Kim Jung-sook (la bravissima Seo Young-hee), la madre di Ram-woo che da sempre è stata affezionata alla ragazza e le ha fatto da mentore per la sua futura carriera artistica. Le due non si sono più riviste dalla morte del ragazzo, si sono rintanate in un dolore diverso: Jung-sook ha cambiato casa, lavoro e modo di vivere, a contatto con l’arte che l’ha sempre distratta dagli sconforti della vita, Hee-wan si è, invece, nascosta da tutti. Hee-wan che crede di non poter essere accolta dalla madre del suo amico, Jun-sook che rivede nella ragazza i tempi passati, rivive i momenti in cui era vivo suo figlio, l’incontro tra le due è toccante e consolatorio, ma ancora più emozionante il momento in cui Ram-woo, avvicinatosi alla madre che ha tra le mani il cappotto del figlio, la abbraccia e anche se lei non può vederlo, sembra quasi percepirne la vicinanza.
Un altro privilegio di questo drama è la presenza di altri personaggi secondari o camei che impreziosiscono la storia, il compagno di classe Lee Hong-seok (Jung Gun-joo, “Oh My Baby”, “The Best Ending”) con il quale Hee-wan riprende i rapporti nella sua ultima settimana e che scopre che anche lui ha sofferto per la morte dell’amico; Yoon Tae-kyung ( Oh Woo-ri), altra compagna di scuola con la quale hanno condiviso i momenti più belli dell’adolescenza; il padre della protagonista Jung II-beom (Ko Chang-seok, “Dream”). Da ricordare il cameo di Krystal nel ruolo della mietitrice senior, di Shim Eun-kyung (“The Journalist”, “One Day Off”) nel ruolo indimenticabile della compagna di università di Kim Ji-soo (“Hwarang”, “A Korean Odissey”).
Seppur “Way Back Love” possa sembrare un drama breve di soli sei episodi, tocca, in realtà, una profondità rara anche grazie alle incantevoli interpretazioni dei due protagonisti, l’intensità di Kim Min-ha nei suoi sguardi, nella disperata caduta nel dolore e poi nell’aggrapparsi ad una fievole luce di speranza e la malinconia espressa da Gong Myung con il suo tristo mietitore, ancora aggrappato ai suoi affetti terreni, ma con la consapevolezza di dover aiutare l’amica così come ha sempre fatto con tutti anche da vivo, uno dei suoi tratti caratteristici.
“Way Back Love” è un drama con un finale per nulla scontato che resta nel profondo del cuore, nel lungo e breve cammino della vita, nel significato dell’esistenza e dello scorrere del tempo, come i granelli di una clessidra.
“Kim Ram-woo alias Jung Hee-wan. Ciao, sono io. Come stai? Sei apparso nei miei sogni molto spesso ultimamente. A volte mi chiedo se sia tutto un sogno, ma ogni volta che lo faccio, tracce della tua presenza mi arrivano come regali. La sabbia nelle mie scarpe, una foto di noi insieme, e poi ci sono i regali che arrivano dopo che te ne sei andato. (…)
I fiori e le foglie verdi non torneranno. Ci saranno nuovi fiori o foglie verdi. Ci saranno nuovi giorni caldi. Niente torna indietro e nulla si ripete. Perché tutto è reale, ma non voglio più cambiare.Ti ricorderò. Continuerò a vivere. Perché per noi amare me stessa significa amarti”.
Grazia
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