“Tutti noi condividiamo lo stesso cielo”.

Titolo originale: 空飛ぶ広報室, Soratobu Kouhoushitsu (j-drama, 2013)
Regia: Nobuhiro Doi, Daisuke Yamamuro, Ryosuke Fukuda
Scritto da Akiko Nogi, basato sul romanzo di Hiro Arikawa
Cast: Yui Aragaki, Gou Ayano, Kyohei Shibata, Miki Mizuno, Tsutomu Takahashi, Jun Kaname, Tsuyoshi Muro, Joji Abe, Hiroyuki Ikeuchi, Katsuhisa Namase, Ren Kiriyama, Ai Okawa, Mana Mikura, Kenta Kiritani, Kiyohiko Shibukawa, Tomoya Maeno
Genere: Drama, Slice-of-Life, Healing
Volare è da sempre stato uno dei sogni degli esseri umani e anche la psicanalisi ha dedicato molto spazio al significato del volo, come desiderio di superare difficoltà e ostacoli per ottenere un successo personale.
“Public Affairs Office in the Sky” è un jdrama del 2013 ispirato al romanzo “Soratobu Kouhou” di Hiro Arikawa ed è veramente un piccolo gioiellino nel panorama dei drama per l’unicità e la particolarità della trama e per l’umanità dei personaggi presentati. La tematica del volo in questo drama è il filone principale che mette insieme ogni tassello della narrazione, ma volare, per i personaggi di questa storia, ha anche un importante significato metaforico, tutti hanno un sogno nella vita, tutti vogliono volare per raggiungere le proprie aspirazioni.
Inaba Rika (Aragaki Yui, “The Full–Time Wife Escapist”), fin da bambina, nutriva il sogno di diventare una reporter, tuttavia, anche a causa di alcuni suoi comportamenti immaturi e impetuosi e ad uno stile giornalistico non sempre consono, ma spesso aggressivo o inappropriato e con il rischio costante di essere offensiva nei confronti altrui, viene trasferita, contro la sua volontà, in un altro dipartimento della Teito TV Network come co-direttrice di un programma di informazione serale. Le viene, inoltre, affidato un servizio speciale sul personale in uniforme, intervistando e seguendo la Forza aerea di autodifesa giapponese, la JASDF.
Inaba Rika si sente amareggiata per questo nuovo lavoro e sente che il suo desiderio di diventare una brava giornalista sia sfumato completamente, anzi crede di essere rimasta vittima della sua stessa sfrenata passione per la professione giornalistica.
Il primo tenente Sorai Daisuke (Ayano Go, “The Journalist“, “Tokyo Swindlers” ) fin da bambino, nutriva il sogno di diventare un pilota di caccia e proprio mentre si preparava per entrare a far parte della divisione speciale per la “Blue Impulse”, un incidente lo ferma, si infortuna al piede e il sogno di diventare un bravo pilota sfuma per sempre. Viene assegnato al dipartimento di Pubbliche Relazioni dell’Air Staff Office, non l’ambiente dove avrebbe voluto crescere professionalmente.
Sorai Daisuke diventa taciturno, depresso, non ha più voglia di reagire alla vita, tutto ciò per cui aveva lottato si è frantumato in un lampo.
Inaba Rika e Sorai Daisuke avevano il desiderio di volare, ognuno nella propria professione, ma hanno visto il fallimento dei propri sogni, sbriciolati per sempre nel cielo.
Esiste, però, sempre una seconda possibilità, anche volando oltre i sogni infranti, perché:
“Se c’è la volontà si trova sempre un modo”
La loro seconda possibilità è rappresentata dal superiore di Sorai, Shoji Sagizaka (un meraviglioso Kyohei Shibata), un uomo saggio e altruista che chiede al ragazzo di lavorare insieme a Inaba per aiutarla a capire le particolarità del loro mondo, così poco accessibile al pubblico che spesso sfortunatamente fraintende il loro lavoro a servizio dei civili.
Faccio un piccolo passo indietro solo per definire meglio la situazione delle Forze di autodifesa giapponesi. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale, in un accordo sottoscritto con gli Alleati, e in particolar modo con gli Stati Uniti, fu proibito al Giappone di avere una Aeronautica Militare in quanto tale. Per questo in Giappone esiste solo una forza di autodifesa che si attiva solo in caso di attacco al Paese oppure per le calamità naturali a cui il Giappone è purtroppo spesso soggetto (ricordiamo terremoti, tifoni e tsunami).
Il compito di Inaba e di Sorai è, dunque, quello cercare di far comprendere al pubblico l’importante ruolo svolto dalle Forze aeree di autodifesa come assistenza ai civili durante o dopo le calamità naturali. Il loro deve essere un lavoro di squadra, Sorai deve prima riuscire a spiegare a Inaba il proprio mondo e Inaba con la professionalità da giornalista deve riuscire a trovare una via di comunicazione con il grande pubblico, ma all’inizio non è semplice.
Inaba, che ha dovuto accettare, a malincuore, questo lavoro, non è per niente convinta di riuscire a portare a compimento bene la missione e questo perché da subito si propone in modo negativo e polemico, affrontando con un certo pregiudizio il mondo delle forze di autodifesa, lo stesso giudizio che hanno molti cittadini, per cui l’immagine dei militari è dubbia perché purtroppo visti come eventuali potenziali fomentatori di conflitti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, infatti, ogni eventuale mossa politica che incoraggia investimenti militari in Giappone viene criticata sia all’estero che dagli stessi cittadini giapponesi.
Conquistare la fiducia di Inaba è, infatti, molto difficile e lo stesso Sorai all’inizio non riesce a tollerare l’atteggiamento della giovane giornalista.
Sorai viene scelto dal superiore Shoji Sagizaka che vede questo compito come terapeutico per il ragazzo, mentre il resto del team non è del tutto convinto perché il collega non è nelle condizioni psicofisiche eccellenti dopo l’infortunio subito, ma in realtà la scommessa del capo sul lavoro di squadra dei due è la carta vincente, diventa la cosa migliore che possa capitare ad entrambi.
Inaba e Sorai impareranno l’un l’altra, riusciranno a superare le amarezze e la bruciante e costante sensazione di fallimento:
“Due persone della stessa squadra che volano fianco a fianco”.
Sorai troverà in Inaba un supporto emotivo e all’interno del dipartimento di pubbliche relazioni scoprirà il suo nuovo sogno: promuovere l’istituzione, grazie a diverse iniziative, come ad esempio il programma in cui una celebrità impara a pilotare uno degli aerei dell’Air Self-Defence Force. Inaba, invece, grazie alla vicinanza di Sorai riuscirà a recuperare quella sensibilità che aveva ricacciato nei suoi lavori precedenti e comprenderà i suoi errori. Bellissimo ed emozionante l’episodio della ricetta segreta della pasta di un ristorante in cui Inaba deve registrare un servizio televisivo: dietro una ricetta c’è la storia di una famiglia e questo la ragazza lo comprende grazie al supporto di Sorai.
Inaba e Sorai torneranno a “volare” di nuovo!
La storia è impreziosita anche dalla presenza degli altri personaggi a cui ci si affeziona da subito per i loro caratteri diversi e per le esperienze di vita che contribuiscono a rendere la serie molto realistica, come la storia di Noriko Younoki (Miki Mizuno), l’unica pilota del team che arriva a lavorare nelle Pubbliche Relazioni a causa dei problemi che ha incontrato con i suoi subordinati che non accettavano i suoi ordini in quanto donna. La sua storia è di un’attualità incredibile.
L’ultimo episodio della serie è commovente perché affronta il dramma del terremoto e dello tsunami del Tohoku del 2011, scene che purtroppo abbiamo visto ai tempi al telegiornale e che ancora rattristano il cuore. Non vi svelo nulla, ma la serie riesce davvero a trasmettere delle emozioni e sensazioni incredibili e anche a distanza di tempo resta impressa nella mente come uno dei migliori jdrama visti.
“Da qualche parte oltre le nuvole, più in alto si sale, più l’azzurro diventa scuro e profondo e ci si rende conto che lo spazio è appena oltre. E’ un mondo calmo e pacifico”.
Del tutto diverso da com’è la terra, luogo pieno di problemi e discussioni.
E’ quello che rende, però, il mondo più divertente. Ci sono tanti tipi di persone che provano vari sentimenti, e c’è la persona con cui vorrei ammirare un tramonto come questo”.
Grazia
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