“Passeggere: Quella vita ch’è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll’ anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
Venditore: Speriamo.”(Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere, 1832. Giacomo Leopardi)
Le storie di Capodanno mi hanno sempre fatto pensare fin da piccola ad una accelerata corsa negli ultimi giorni dell’anno per riuscire a improntare tutti i buoni propositi per l’anno che deve venire nel quale riporre tutte le speranze future. Eppure la fine dell’anno ha in sé un qualcosa di malinconico, un lasciar scivolar via un anno, bene o male che sia andato, ma che non possiamo cambiare, e un nuovo inizio, un salto nel vuoto, una scommessa con noi stessi e con la fortuna. Riempiamo gli ultimi giorni dell’anno di aspettative per l’anno nuovo? Ma cosa ci aspettiamo davvero dall’anno nuovo? Forse dovremmo improntare dei cambiamenti già in questi ultimi giorni oppure far scivolare così ogni nostro pensiero o preoccupazione.
“New Year Blues” è un film corale ambientato proprio negli ultimi giorni della fine dell’anno e ha il merito di esplorare gli animi umani dei personaggi protagonisti della storia. Il film, pur mantenendo toni apparentemente leggeri, coinvolge emotivamente lo spettatore a partire dalle piccole storie di persone comuni che vivono un cambiamento o che si preparano ad un passo importante, per alcuni di loro il matrimonio, ma anche ad affrontare la solitudine, la paura, la libertà e soprattutto la vita.
Nella settimana prima di Capodanno i destini di alcune persone si incrociano.
La fisioterapista Hyo-yeong (Yoo In-na, “Goblin”, “Bo-ra! Deborah”) subisce stalking da parte dell’ex marito ed è continuamente perseguitata, ha fatto spesso denuncia e solo da poco il suo caso viene affidato all’agente di polizia Ji-ho (Kim Kang-woo) che è incaricato a proteggerla, all’inizio il poliziotto non crede che la situazione della ragazza sia così grave, ma poi si rende conto lui stesso del pericolo che la donna deve affrontare ogni volta che esce da casa per andare a lavoro. Ji-ho e Hyo-yeong sono due persone che vivono ogni giorno la solitudine e la paura, ognuno di loro con una storia diversa, ma con una tristezza nascosta nel proprio cuore, entrambi scopriranno di potersi fidare l’uno dell’altra.
L’agente turistico Yong-chan (Lee Dong-hwi, “Bro&Marble in Dubai”) sta per convolare a nozze con la sua fidanzata cinese Yao Lin (Chen Duling, “Till the End of the Moon”), ma si accorge di aver subito una truffa e cerca di allontanarsi dalla fidanzata per vergogna e imbarazzo, il suo atteggiamento provoca disagio e amarezza nella ragazza e solo grazie all’intervento della sorella di Yong-chan (Yeom Hye-ran, “The Glory”, “When the Camellia Blooms”) la coppia riuscirà a trovare un proprio equilibrio e a riappacificarsi.
L’atleta paraolimpico di snowboard Rae-hwan (Teo Yoo, “Past Lives”) è costantemente supportato dalla fidanzata Oh-wol (Choi Soo-young, “Run On”), ma le incomprensioni e le pressioni della vita mettono a dura prova il loro rapporto, entrambi vogliono essere importanti per se stessi e per l’altro, ma non fanno i conti che è meglio prima capire la propria interiorità, i propri sogni per poi riuscire a spiegarlo all’altra persona, il rapporto è incentrato sull’accettazione delle proprie debolezze e delle preziosità dei propri sogni.
Jin-ah (Lee Yeon-hee, “Welcome to Wedding Hell – Matrimonio a ostacoli”) viene lasciata dal suo fidanzato con il quale aveva mille progetti e un viaggio dei sogni da condividere insieme. Resta, invece, da sola e decide di partire per l’Argentina per dimenticare il suo triste fine anno e ricercare quella voglia di ricominciare che solo cambiando contesto e luogo può riuscire a ottenere.
A Buenos Aires trova il suo connazionale Jae-heon (Yoo Yeon-seok, “Hospital Playlist”, “Bro&Marble in Dubai”, “The Interest of Love”) una guida tuttofare che lavora nell’albergo dove alloggia la ragazza e che all’inizio sembra molto distante, poi, pian piano, la lontananza dal loro Paese e la condivisione dei propri stati d’animo, delle esperienze della vita che hanno lasciato amarezze, ma anche molta consapevolezza, portano i due ragazzi a trovare una comunione di sentimenti e a ritrovare se stessi.
Le scene girate in Argentina sono una chicca che impreziosisce questo film, così come le meravigliose cascate di Iguazu e quel tango ballato sui tetti da parte dei due protagonisti, indimenticabile sequenza poetica.
“New Year Blues” è un film di Hong Ji-young, che aveva diretto “Marriage Blue” nel 2013 e che aveva già affrontato delle storie corali, in questa pellicola riesce a comunicare allo spettatore, anche grazie ad un cast d’eccezione e ad alcuni camei preziosi come quello di Ra Mi-ran e Choi Si-won, un collage di storie che regalano momenti emozionanti.
“Il prossimo anno diventeremo più felici di quest’anno!”.
Grazia
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