“Non ci sono addii per noi. Ovunque tu sia, sarai sempre nel mio cuore”.
(Mahatma Gandhi)
Saeko Sugawara (Kasumi Arimura “Ishiko e Haneo”) e Yusuke Nakamichi (Toma Ikuta, “Toma Ikuta – La sfida del kabuki”) sono due ragazzi innamorati che hanno mille progetti per il futuro, ma soprattutto quello di sposarsi e stare insieme tutta la vita.
Un giorno Yusuke, ragazzo estroverso sempre pronto a trovare il buono in ogni situazione e ad essere di aiuto e supporto agli altri, organizza una gita in montagna per fare la sua proposta di matrimonio alla fidanzata. Mentre sono sull’autobus, dai finestrini si intravede uno spettacolo tutto bianco, candido: è la neve che accompagna quel momento e, con il suo silenzio, rende le emozioni dei due ragazzi infinite, immortali. Lungo il cammino, in cielo c’è un’esplosione di fuochi d’artificio, strano per il periodo invernale, eppure gli occhi di Saeko si illuminano, mentre Yosuke guarda verso la ragazza e sorride per averle regalato un momento di felicità e averla allontanata dai pensieri e dalle preoccupazioni quotidiane.
Proprio in quel momento, però, una tragedia si abbatte sui due ragazzi: una valanga che inghiotte l’autobus sul quale stanno viaggiando e Yosuke e Saeko vengono scaraventati fuori dal mezzo, sulla neve ghiacciata, ancora abbracciati. Quando arrivano i soccorsi, per il ragazzo non c’è molto da fare. Yosuke muore così, senza aver dato l’ultimo addio alla sua Saeko, in una giornata che doveva essere dedicata solo a loro, alla loro felicità.
Una sera d’inverno, dall’ospedale di Otaru, Kazumasa Naruse (Kentaro Sakaguchi, “What Comes After Love”, “The Parades”, “Only Just Married”) e Miki Naruse (Yuri Nakamura) stanno guardando fuori dalla finestra della loro stanza e vengono attirati da uno spettacolo di fuochi d’artificio in lontananza, dietro alle montagne innevate, strano per un periodo invernale, ma per Miki è quasi un segno di speranza perché vede negli occhi spenti e tristi del marito un brillio diverso, quasi un piccolo momento di felicità rubato ad un destino crudele che lo tiene allettato da molto tempo a causa di gravi problemi cardiaci che gli impediscono di vivere come un normale ragazzo della sua età, di lavorare, di godere dell’affetto della propria famiglia, in attesa di un trapianto.
E’ in una giornata d’inverno che l’esistenza di quattro persone è destinata a cambiare.
A Kazumasa e Miki arriva all’improvviso la notizia che regala ai due giovani speranza, un cuore nuovo per il ragazzo.
Saeko, invece, è rimasta sola, a combattere contro il mondo, cercando di trincerarsi in se stessa, nella sua attitudine a nascondersi nella solitudine, vivendo e soffrendo l’assenza di Yosuke, affrontando coraggiosamente, ma, con grande angoscia, l’elaborazione del lutto, la mancanza del suo Yosuke che le strappava sempre un sorriso alla fine di una giornata stancante, che la faceva rilassare in ogni momento, perché per lui era una missione alleggerire i pensieri delle persone care. Saeko che vive nel ricordo del primo incontro con Yosuke alle Hawaii dove era fuggita per ritrovare se stessa e lì si era appassionata alla coltivazione del caffè e aveva scelto la sua strada, la sua professione futura e si era innamorata di Yosuke, dopo averlo visto suonare il pianoforte all’aeroporto. Quella tazza di caffè che li aveva fatti incontrare, innamorare e li aveva fatti reincontrare in Giappone dove ormai Saeko aveva trovato lavoro per una azienda produttrice di caffè.
“Bere caffè potrebbe non risolvere il problema, ma rilassarsi può far apparire la situazione un po’ meno brutta. Può anche aiutarti a vedere cose che non avevi notato prima. Credo che il caffè abbia quel potere”.
Kazumasa Naruse torna a casa con un nuovo cuore, il cuore di Yosuke, il suo donatore, anche se lui non lo conosce, ma gli è riconoscente e decide di scrivere una lettera da inviare alle persone legate a lui:
“A chi leggerà questa lettera. Le regole dicono che non posso rivelare il mio nome. Non so come esprimere a parole quello che provo ora. Posso solo esser grato per la vita che ho ricevuto e continuare a vivere e prego che chiunque stia leggendo questa lettera troverà la felicità. Se fosse in mio potere, mi piacerebbe persino aiutarti. Mi scuso per aver scritto queste cose, il mio cuore non può fare a meno di sentirsi così”.
Kazumasa ricomincia a vivere, a riappropriarsi della propria esistenza, torna a lavoro e gli sembra tutto nuovo, come se avesse iniziato una nuova vita, ma pian piano riconosce realmente di sentirsi diverso dal solito, il suo nuovo cuore gli dona ogni giorno dei ricordi che non appartengono a lui, delle capacità che non conosceva, come suonare il pianoforte, delle passioni che ignorava, come quella del caffè che, in precedenza, non beveva nemmeno, un lato del carattere che non aveva e che lo porta a sorridere di più. Il suo cuore è ancora legato a qualcun altro che vive dentro di lui e che forse cerca di comunicagli qualcosa che non riesce a percepire.
Nel frattempo, Saeko, che ha ricevuto la lettera, risponde:
“Pare che mi sia permesso di rispondere, quindi ti scrivo. Grazie per la lettera. Le tue parole mi hanno dato tanta gioia. Le leggo più volte al giorno, mi confortano ogni volta, mi danno forza. Grazie. La tua lettera è un tesoro per me. Come sta il tuo corpo? Il cuore del mio amato funziona bene? A quanto pare non dovrei scrivere cose come questa, ma ho la sensazione che il cuore potrebbe essere un po’ dispettoso. Spero che tu abbia una vita ricca di salute dal profondo del mio cuore. Non credo che ci incontreremo mai, ma continuiamo a fare del nostro meglio. Abbi cura di te. Addio”.
Quasi per un gioco del destino Saeko e Kazumasa prendono lo stesso treno ogni mattina, non si conoscono, ma, un giorno in cui si ferma il treno, scambiano qualche parola e tra loro nasce una connessione, un’affinità che non riescono a spiegare, vorrebbero quasi nascondere, ma è impossibile perché il cuore di Yosuke confonde i sentimenti di entrambi, è forse l’ultimo regalo che Yosuke stesso voleva fare a Saeko, l’ultimo addio, quello che non è riuscito a dare, prima della sua morte, è quel miracolo di cui parlava durante la sua esistenza.
I due giovani si sentono sballottati come onde del mare, in un crescendo di emozioni, in un’atmosfera surreale e onirica, Saeko riconosce nei modi di fare di Kazumasa il suo adorato Yosuke, Miki, invece, non riconosce più suo marito, lo sente distante e tormentato da qualcosa. I tre protagonisti sono bravissimi nel trasmettere allo spettatore il loro affanno, le inquietudini e la tristezza infinita che pervade le loro anime.
“Beyond Goodbye” è un drama giapponese interpretato meravigliosamente, con una regia perfetta e una colonna sonora che merita l’ascolto in solitudine per immergersi nella storia e rivivere le scene del drama. Incantevoli i passaggi di stagione come gli stati emotivi dell’animo umano, poetiche e sofisticate le scene nevose di Hokkaido, i campi di mele dove lavora la famiglia di Miki, la raccolta del caffè alle Hawaii, le bacche o meglio le drupe del caffè, dalla nascita, alla raccolta, alle fasi di preparazione, torrefazione, alla bevanda che simboleggia lentezza, momento di relax.
“Beyond Goodbye” ha il merito anche di trattare un argomento di cui non si parla molto, il trapianto, la vita dopo la vita, la speranza di chi attende, la consolazione di coloro che restano e che sanno che la persona a loro cara rivive in qualcun altro. Il cuore riesce ad amare superando i limiti della morte? Resta immutato l’affetto e il sentimento? Ho apprezzato molto le sfaccettature presentate nella storia, il potere del ricordo, il cuore, una nicchia dove si raccolgono emozioni e memorie, forse l’unico soffio di immortalità percepita dagli esseri umani. Moltissimi i simbolismi all’interno della storia, i fuochi d’artificio in cielo visti in due stagioni diverse, Yosuke e Kazumasa spesso vestiti di bianco, colore della luce, di una nuova vita, anche nell’Aldilà visto come le vite di entrambi sono intrecciate, l’incontro di Saeko con un orso, simbolo del ciclo del tempo, delle stagioni, della morte e della rinascita e poi la drupa del caffè, la lentezza, la costanza, così come la raccolta delle mele in ottobre, mese della mitezza e della maturità, quella del sentimento e del ricordo lontano.
Grazia

3 pensieri riguardo “Beyond Goodbye – Oltre la vita e il ricordo”