Se c’è una frase di questo drama che mi è particolarmente rimasta nel cuore è quando la protagonista motiva la sua decisione di intraprendere la carriera forense per aiutare coloro che nella vita vengono accusati ingiustamente:
“Innocenti che sono stati fraintesi dal mondo e incastrati ingiustamente”
Eun Bong-hee (Nam Ji-hyun di “Good Partner”, “Piccole Donne”) sogna di diventare avvocato ed è apprendista presso la “Judicial Research and Training Institute”, nella sua vita ha come desiderio quello di dedicarsi a questa carriera per riscattare il padre morto, ma accusato, molti anni prima, dell’incidente che ha portato alla morte alcune persone. La caparbietà e la persistenza sono due preziose abilità di cui è dotata la ragazza.
Un giorno, in metropolitana, mentre si reca a lezione, Bong-hee scambia Noh Ji-wook (Ji Chang-wook di “Welcome to Samdal-ri, “The Sound of Magic”, “Healer”) per un molestatore e così il loro primo incontro non è perfettamente dei migliori, per di più la giornata della ragazza prende ancora più una svolta negativa quando scopre di essere tradita dal proprio fidanzato.
Bong-hee rincontra nuovamente Ji-wook che, in un determinato momento di imbarazzo, a causa dell’effetto di una sbornia, le evita una brutta figura proprio davanti al suo ex fidanzato.
Qualche tempo dopo, Bong-hee, prima di iniziare il suo tirocinio, scopre di essere stata affidata al procuratore Noh Ji-wook, proprio colui che aveva sbagliato ad accusare come molestatore. All’inizio l’impatto è difficile, ma pian piano Bong-hee, nel suo periodo di affiancamento, riesce, invece, ad apprendere e a stimare le metodologie di lavoro di Ji-wook, la sua preparazione e il suo profondo senso di giustizia che spesso mette a disagio i colleghi, vista la sua imperturbabile determinatezza ad affrontare i casi.
La vita di Bong-hee, però, sarà presto sconvolta dall’omicidio del suo ex fidanzato che viene trovato morto pugnalato proprio a casa di Bong-hee dove si era recato, ignaro dell’assenza della ragazza, per tentare di riavvicinarsi a lei.
Chi ha deciso di uccidere l’ex fidanzato e perché? Visto il movente plausibile e in mancanza di prove precise, Bong-hee viene arrestata per omicidio. La ragazza giura di non aver commesso alcun crimine, ma in pochi le credono e così inizia il suo periodo di prigionia. Ji-wook diventa il procuratore del suo caso e, riconoscendo il profondo senso etico della ragazza e il suo buon cuore, decide di crederle e di dimostrare che non è stata lei ad aver commesso l’omicidio, così riesce a scagionarla, ma, a causa di ciò, è costretto a dimettersi da procuratore e ad aprire un suo studio privato di avvocato.
Bong-hee si sente in colpa per quel che è accaduto e non sa darsi pace nel tentativo di trovare la persona che ha ucciso il suo ex fidanzato e che le ha rovinato la vita, rendendola per sempre, agli occhi di tutti, una persona sospetta e compromettendo l’esistenza anche di altre persone accanto a lei.
Bong-hee e Ji-wook inizieranno a collaborare insieme, avendo come obiettivo comune quello di far luce sulla verità. Con determinazione e con l’aiuto di persone fidate e collaborative formeranno un ottimo team, tra loro si creerà un rapporto di complicità unico che li avvicinerà molto nella vita e nel lavoro, soprattutto dopo che la vita di Bong-hee sarà minacciata dal killer del suo ex fidanzato che ha in realtà lasciato dietro di sé una scia di sangue e un movente alquanto misterioso, qualcosa che lo lega ad una conoscenza o forse ad un evento passato.
“Suspicious Partner”, è un legal drama e per questo presenta tutti gli elementi perfetti, tipici di un legal drama, ma con il prezioso inserimento della commedia e del romance, affidando ai due protagonisti sia le parti drammatiche che quelle più “leggere”. Bravissimi gli attori che riescono pienamente a coinvolgere lo spettatore all’interno della storia nel susseguirsi di momenti di suspense e di tensione a momenti emozionanti e commoventi o a piccoli attimi romantici che non guastano per niente la continuità della narrazione.
Nel cast altri interpreti da ricordare: Choi Tae-joon (“So I Married an Anti-Fan”) nei panni di Ji Eun-hyuk, ex migliore amico di Ji-wook che, dopo un fatto personale molto rilevante, viene allontanato da Ji-wook, anche se lui non fa altro che cercarlo. Dietro il suo sorriso, la sua allegria quasi forzata, si nasconde un grande senso di colpa nei confronti dell’amico d’infanzia per averlo tradito nella sua fiducia. Personalmente mi è piaciuto molto il personaggio di Ji Eun-hyuk, ho apprezzato il suo graduale miglioramento, l’umiltà nel chiedere scusa e la perseveranza, oltre alla capacità di realizzare e comprendere i propri limiti.
Da ricordare anche il procuratore Cha Yoo-jung (Kwon Na-ra di “Itaewon Class”,”Bulgasal”), ex fidanzata di Noh Ji-wook, che ha tradito il ragazzo in un momento in cui si sentiva esclusa dalla sua vita e non più importante. Il suo personaggio non suscita da subito simpatia, ma durante gli episodi lo si comprende nei comportamenti e nel suo lato emotivo, in un continuo tentativo di farsi accettare, anche solo cercando di aiutare dall’esterno il team di Ji-wook.
Infine, la presenza di due interpreti come Lee Deok-hwa (“Business Proposal”) nei panni di Byun Young-hee, avvocato e padre adottivo del protagonista, amico, insieme a sua moglie, dei genitori di Ji-wook e Jang Hyuk-jin (“Dr. Romantic”) nei panni di Bang Eun-ho, fedelissimo collaboratore. Ad entrambi è affidato un ruolo chiave, sdrammatizzare alcuni momenti, ma ragionare anche di cuore, due figure adorabili che vorremmo avere accanto a noi per supportarci.
Tematica che ho davvero apprezzato è quella delle ferite d’infanzia rivissute dai due protagonisti, entrambi derubati da quelle che sono le sicurezze di un bambino: i genitori. Ji-wook ha perso entrambi i genitori morti in circostanze drammatiche, Bong-hee ha perso il padre e, con grande impegno, vuole riscattarlo da qualcosa che non ha mai fatto. I ricordi d’infanzia in entrambi i protagonisti entrano prepotentemente nelle loro vite da adulti e saranno testimoni della loro crescita interiore e nel superamento degli ostacoli.
Altra tematica affrontata all’interno della storia è quella della fragilità che ogni personaggio porta con sé, dal senso di colpa di Eun-hyuk, alla paura di essere accusati ingiustamente che tormenta Bong-hee e la sua famiglia, quasi una maledizione generazionale, al timore dell’abbandono di Ji-wook, al bisogno di affetto e di amore di Cha Yoo-jung e, persino l’amnesia dissociativa di cui soffrirà il killer ricercato da tutti.
“Suspicious Partner” ha il merito di entrare in sintonia con lo spettatore che, alla fine della visione, proverà un senso di nostalgia nel dover lasciare tutti i protagonisti ai quali ci si affeziona con tutto il cuore, alle loro storie e al loro futuro.
Grazia
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