Se solo potessimo tornare indietro nel tempo, anche a venti anni prima, quante cose cambieremmo? Rifaremmo le stesse azioni? Prenderemmo le stesse decisioni? Se potessimo tornare indietro nel tempo, con l’esperienza maturata fino ad adesso, ci comporteremmo nello stesso modo?
Queste sono domande che ogni tanto mi sono posta nella vita perché fin troppo spesso si ripensa al passato con una certa nostalgia, con il rimpianto di non aver scelto un percorso di studi invece di un altro, di non esserti avvicinato ad una persona con cui potevi stringere amicizia al momento giusto o con il rammarico di non aver salutato per l’ultima volta qualcuno che ti sarebbe mancato per sempre. Credo che coloro che hanno scritto la sceneggiatura di questo drama, di cui andremo a parlare, si siano posti anche loro tutte queste domande e siano riusciti a toccare un argomento che ha colpito l’attenzione di persone come me che hanno scelto questo drama subito dopo aver visto “18 Again”.
La storia è ambientata nel 2017 dove vediamo apparire per la prima volta i nostri protagonisti, Choi Ban-do (Son Ho-jun, “Was it Love?”) e Ma Jin-joo (Jang Na-ra, “Oh My Baby”, “Fated to Love You”), rispettivamente marito e moglie, che, raggiunti i trentotto anni e con un figlio molto piccolo, si rendono conto di aver rinunciato a molte cose nella vita e di non essere riusciti a realizzare i propri sogni.
Ban-do e Jin-joo si sono conosciuti a vent’anni, nel 1999, ai tempi dell’università, quando, dopo essersi innamorati a prima vista, decisero di sposarsi quattro anni più tardi. I due ragazzi sono sempre stati considerati come una bella coppia, ma adesso, dopo diciotto anni di matrimonio, qualcosa sta cambiando, si sentono stanchi e spossati dalla vita che conducono, l’unica loro gioia è il figlio, ma per il resto continuano a litigare tra di loro anche per le ragioni più futili, perché entrambi si sentono di aver fallito e di non essere riusciti a creare nulla di buono.
Jin-joo si occupa solo del bambino, ha lasciato perdere il lavoro anni prima, ma non è la ragazza fresca di una volta che teneva a curarsi, a vestirsi bene, ora è una donna che si trascura, esce di casa con i primi vestiti che trova anche sporchi della pappa del bambino, è sempre immersa nell’ambiente casalingo, sognava di fare altro, ma si sente fossilizzata in un mondo che avrebbe voluto diverso.
Ban-do, d’altra parte, era un ragazzo simpatico e piacevole, ma ora è diventato un uomo stressato, pronto sempre ad affannarsi dietro ad un lavoro umiliante e poco gratificante come rappresentante farmaceutico di un’azienda, dove è costretto a subire diverse mortificazioni ogni giorno.
Jin-joo e Ban-do erano una coppia felice, ma ora non si sopportano più perché non sopportano per prima cosa le proprie vite, sono in pieno esaurimento nervoso. Un giorno, dopo un ennesimo litigio tra loro, Jin-joo, sospettando un tradimento da parte del marito, decide di chiedere il divorzio in uno scoppio di rabbia.
Qualcosa di imprevedibile e di magico accade, però, nelle loro vite e il giorno seguente si ritrovano nel 1999, hanno vent’anni e vivono in casa con i loro genitori. Cosa sarà successo? E’ stata data loro una “seconda possibilità” per rivoluzionare e cambiare le vite e il futuro?
I due ragazzi si ritrovano nelle proprie camerette, quelle del 1999. Di quanti sospiri, speranze e illusioni sono impregnate quelle mura! Quanti stupidi discorsi sono stati fatti in quelle camerette! I poster, i walkman, le scrivanie piene zeppe di matite e penne colorate! Eppure, la dolcezza della nostalgia riempie i cuori di entrambi, così come la speranza di poter cambiare tutto e seguire i propri sogni scegliendo diversamente.
La reazione dei due ragazzi, una volta tornati indietro nel tempo, è diversa: Ban-do cerca di evitare la moglie per non incontrarla mai e cambiare così il suo futuro, non sposandola, ma presto capirà che la moglie è tornata anche lei indietro nel tempo e sta facendo di tutto per non incontrarlo, avvicinandosi, invece, ad un ragazzo che ai tempi la corteggiava, ma al quale aveva preferito Ban-do.
Jung Nam-gil (Jang Ki-yong, “The Atypical Family”, “My Roonmate is a Gumiho”) era da sempre stato attratto da Jin-joo, anche se, a causa del suo carattere schivo e riservato, non aveva mai aperto il suo cuore alla ragazza e alla fine Jin-joo aveva conosciuto Choi Ban-do.
Memorabili gli amici di entrambi i ragazzi nel 1999, Go Don-jae (Lee Yi-kyung) con i capelli lunghi che crede di aver scoperto il look giusto per far colpo sulle ragazze, Ahn Jae-woo (Heo Jeong-Min) e Yoon Bo-reum (Han Bo-reum) con il loro tira e molla, la timida Cheon Seol (Cho Hye-jung) e altri ancora.
Una delle scene più belle del drama è quella in cui Jin-joo abbraccia senza motivo la madre (interpretata dalla sempre brava, Kim Mi-kyung, “Healer, “Benvenuti a Samdalri“) e con la quale vuole sempre trascorrere molto tempo e questo avviene perché, alcuni anni dopo il matrimonio di Jin-joo, la madre è morta prematuramente. In questa sua seconda occasione la ragazza cercherà in ogni modo di avvisare la madre di fare dei controlli medici. Vi svelo solo che tutte queste scene sono le più commoventi del drama e ancora oggi, solo a ripensarci, mi vengono le lacrime agli occhi.
La madre della protagonista e ciò che le accadrà alcuni anni dopo saranno la linea di avvicinamento dei due ragazzi, perché la stessa Jin-joo ricorda di essere finita, ai tempi, in depressione e di essere stata consolata dal marito che le era stato vicino per tutto quel momento difficile.
E’ davvero la scelta giusta quella di cambiare il futuro, il destino e di intraprendere altre strade? Il drama ci lascerà alla fine con questa domanda perché solo il ricordo del loro bambino farà ricredere presto entrambi sulle decisioni da intraprendere e le scelte da fare? Nascerà mai il piccolo Seo-jin se i due ragazzi tentano di cambiare il futuro?
Un drama che raccoglie delle scene memorabili e delle immagini cariche di emozioni e tutto grazie ai due protagonisti che sono stati bravissimi a regalarci delle splendide interpretazioni.
“Go Back Couple” (noto anche con il titolo internazionale di “Confession Couple“) è un drama e una riflessione sul potere degli affetti familiari che vengono messi a dura prova dal tempo che passa, dalla società in cui viviamo, dagli input di tutti i giorni. Mi ha coinvolta nel messaggio profondo che ha voluto comunicare agli spettatori e alla grande prova che non è altro che la Vita e, pur tornando indietro nel tempo, alcune scelte si rifanno perché stravolgerebbero le sicurezze e gli affetti.
Grazia
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