“Scusami se ti ho lasciata da sola. Vedi, il fatto è che anch’io ero convinta di essere sola”.
Hiiragi, uno studente del primo anno di liceo, è un adolescente desideroso di piacere e di andare d’accordo con tutti, ma ha decisamente una propensione per la sfortuna, quando cerca di venire incontro a tutti e di fare del proprio meglio, le cose si rivoltano sempre al contrario, nessuno fa caso a lui, alle sue mille peripezie per far sì di essere accettato e così resta sempre da solo, senza amici.
Un giorno d’estate Hiiragi, si imbatte in Tsumugi, una ragazza oni (demone) che è giunta nel mondo degli umani per cercare la sua mamma.
Hiiragi e Tsumugi sono diversi l’uno dall’altra, come il giorno e la notte, come l’inverno e l’estate, eppure anche in estate si può trovare un giorno di neve, un evento particolare, raro, insolito, ma l’amicizia tra i due ragazzi sarà delle più rare e originali.
Hiiragi, dopo aver litigato con il padre che vorrebbe che il figlio forgiasse meglio il proprio carattere, così lento, quasi apatico, scappa di casa e segue Tsumugi che nel frattempo ha abbandonato il suo villaggio oni (la comunità segreta “the hidden village”) per intraprendere questo viaggio speciale che la condurrà dalla sua mamma.
Per i due ragazzi inizierà, quindi, un viaggio mistico on the road, che li porterà a conoscere altre persone, altri modi di vivere, scontrandosi con realtà differenti e soprattutto con il proprio carattere: esuberante, ma egoista lei e pacato, ma pauroso lui. Insieme apprenderanno che esistono delle misteriose condizioni per cui gli esseri umani si trasformano in oni e il motivo che conduce a questa metamorfosi.
Nel loro viaggio incontreranno altre persone con vicissitudini e storie diverse, un uomo e una donna che si rivelano essere fratelli, ma che non riescono a connettersi come quando erano bambini, il proprietario di un bar, presso il quale i due ragazzi vanno a lavorare, che riempie il suo negozio di foto e ricordi dei viaggi fatti con la moglie scomparsa recentemente, tutte persone che arricchiscono il mondo interiore dei due protagonisti che stanno cercando se stessi, attraverso questo viaggio che deve portare ad una verità.
Molti i simbolismi nel film e le tematiche trattate, per prima cosa, la costruzione del sé e della personalità, Hiragii, soprattutto, viene presentato quasi privo di “carattere” perché non riesce a dire di no, a prendere una decisione propria, è un ragazzo che affronta la realtà con timore e che non riesce a dare libero sfogo alle proprie emozioni, vorrebbe piacere a tutti, ma non riesce in quell’intento, Tsumugi, invece, è il contrario, ha una visione egoistica del mondo, pensa a se stessa e a ciò che le interessa, indifferente alle norme sociali umane. Entrambi i protagonisti, in questo loro viaggio di formazione, cresceranno, matureranno insieme e cercheranno una via di equilibrio.
Tsumugi ha deciso di abbandonare il suo villaggio per trovare la madre, la ricerca delle proprie radici, dell’affetto materno, perché la ragazza si sente sola, sola tra tanti.
Infine, il mistero che porta gli esseri umani a trasformarsi in oni, legato al destino di Hiragii e a coloro che reprimono le proprie emozioni, i propri sentimenti.
“My Oni Girl” è diretto da Tomotaka Shibayama, già co-regista di “Miyo – Un amore felino” e nasce come una collaborazione tra Studio Colorido e Netflix iniziata con “La Casa tra le Onde” e seguita da “Miyo – Un amore felino”.
Colonna sonora meravigliosa dalla sigla di apertura “Uso Janai” alla bellissima “Blues in the Closet” eseguite entrambe da Zutomayo.
Un’amicizia indimenticabile, due personaggi che restano nel cuore in una fiaba moderna dove la neve d’estate ci porta ad immergerci in atmosfere senza tempo.
Grazia
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