Le storie ambientate in inverno non sono tutte uguali, ma tutte ospitano quel sentimento in comune, quella dolce malinconia, come la neve che cade lenta e gentile e copre ogni cosa, quasi per nascondere un piccolo scrigno di emozioni da curare, per farle risplendere nelle stagioni che si susseguiranno.
L’inverno è un riposo, un letargo dell’anima e per prendere in prestito le parole della poesia di Ungaretti:
“Come la semente anche la mia anima ha bisogno del dissodamento nascosto di questa stagione”.
Ho scelto due letture invernali, la prima “Giorno di neve” rappresenta la meraviglia, lo stupore del giorno in cui abbiamo scoperto e visto la neve per la prima volta nella nostra vita, la seconda è “Lo zoo d’inverno”, un racconto quasi autobiografico dove il protagonista affronta l’inverno della sua anima, passando da momenti di sconforto a momenti di speranza per trovare il proprio splendore artistico.

Giorno di neve
di Komako Sakai
(edito da Babalibri)
Ci siamo mai chiesti cosa abbiamo provato la prima volta che abbiamo scoperto la neve? Meraviglia, entusiasmo, incanto, esser parte intrinseca di una magia senza tempo. La neve è così, lenta, silenziosa, delicata, trasmette una sensazione di appartenenza al mondo in cui viviamo.
Quale impressione può avere un bambino quando scopre la neve?
Komako Sakai è una autrice e illustratrice giapponese, nata a Hyogo nel 1966 e che, dopo gli studi artistici, inizia a disegnare tessuti per poi dedicarsi al mondo dell’infanzia e alle illustrazioni che piacciono sia ai bambini che agli adulti. La sua visione delicata e sensibile riesce a cogliere lo stupore di un bambino nelle sue prime emozioni e sensazioni, così una giornata di neve diventa un’occasione per percepire il mondo esterno, per scoprire l’importanza della lentezza e del silenzio.
Il piccolo coniglietto, protagonista del racconto, si sveglia, ma la mamma gli dice che può restare a letto perché quel giorno non c’è scuola, il pulmino è rimasto bloccato per la neve. Il coniglietto non sta più nella pelle, vuole uscire e scoprire la neve, toccarla, giocarci, immergersi in quella coltre morbida e bianca, ma la mamma gli dice che può solo fare una piccola uscita sul balcone. Il coniglietto e la mamma si affacciano e si guardano intorno e scoprono il silenzio, tutto è tranquillo, non ci sono automobili né passanti, solo piccoli fiocchi di neve che popolano il cielo, un cielo infinito e senza tempo, sembra tutto sospeso.
“Ascoltiamo il silenzio della neve che cade e si ha l’impressione di essere soli sulla terra”.
Un giorno di neve, una sopita lentezza che addolcisce la nostra esistenza e riscalda il cuore, perché ogni tanto rallentare il ritmo può fare solo che bene.
Un libro magico che educa alle emozioni fin da piccoli, una storia delicata che qualche anno fa mi è capitato di consigliare ad una collega di lavoro che aveva una bambina piccola e che ne è rimasta entusiasta, promuovendolo come una delle storie da leggere prima di andare a dormire.

Uno zoo d’inverno
di Jiro Taniguchi
(edito Rizzolilizard)
Si tratta di un manga one shot scritto e illustrato da Jiro Taniguchi ed edito in Italia nel 2010. La storia è inizialmente ambientata a Kyoto nel 1966, Hamaguchi è un diciottenne che ha il sogno di diventare designer, ma lavora come corriere per un’impresa di abbigliamento all’ingrosso. Un giorno si trasferisce a Tokyo e, grazie a un amico, ottiene un lavoro come assistente di un famoso mangaka. Nonostante il lavoro sia pesante e le scadenze moltissime, Hamaguchi capisce di aver trovato finalmente la sua vocazione. Nel suo tempo libero inizia a lavorare per la creazione di un manga tutto suo, non ha molta fiducia in se stesso e spesso interrompe il suo progetto, ma la conoscenza con una giovane ragazza dalla salute molto fragile gli farà riacquistare stima in se stesso e voglia di continuare. Passeggiare con lei e confidare le sue speranze e i suoi sogni sono la vera e propria forza che lo induce a superare quell’inverno nel cuore che lo tiene ancorato a non andare avanti, ma la vita gli presenterà altre prove da superare. Un manga che ha vinto molti premi e che per molti aspetti è quasi autobiografico. Lo consiglio per conoscere questo autore giapponese che è tra i più stimati del secolo.
Grazia
