“Alla nostra gioventù che è stata, è, e sarà sempre bellissima”.
Vi è mai capitato di cercare un comfort drama non impegnativo e dagli episodi che non superassero i trenta minuti? Sfogliando la mia lista, una sera, sono incappata in “A Love so Beautiful” che non avevo mai iniziato prima d’ora, forse perché partivo dal “pregiudizio” che potesse essere una serie un po’ naif che parlasse solo di storie d’amore tra adolescenti e non è un genere che personalmente prediligo. Purtuttavia, leggendo il nome degli interpreti, mi sono imbattuta in So Joo-yeon che avevo apprezzato moltissimo in “Seasons of Blossom” e “ Lovestruck in the city” e che è stata pluripremiata per “Dr. Romantic 2 e 3”, così ho deciso di dare una possibilità a questo drama.
Premetto che ho guardato la versione sudcoreana che ha preso ispirazione dalla serie cinese omonima del 2017, tratta a sua volta dal romanzo “To Our Pure Little Beauty “di Zhao Qianqian.
Cosa rende questa storia così unica se ha tutte le premesse, cliché, ambientazioni e tematiche che potrebbero dare l’idea di essere già state viste? La particolarità di questa serie è proprio la semplicità nel raccontare una storia normale che potrebbe essere quella di chiunque, la leggerezza e l’innocenza dell’età, dall’adolescenza fino ai trent’anni, perché il drama termina con i protagonisti trentenni e la semplicità e l’ingenuità iniziali pian piano si rabbuiano con le complicazioni della vita, ma quello che conta sono quei valori, quei sentimenti che restano tali, cristallizzati, perché quelle emozioni genuine dell’inizio le vedremo fino alla fine, solo più maturate, e ogni personaggio ne sarà consapevole. Maturare significa avvalersi di quelle esperienze che raccogliamo durante la nostra esistenza, di quei ricordi che restano nella nostra memoria, di quelle cicatrici che ci accompagneranno fino alla fine, ma crescere significa anche dare prova di superare ogni momento di crisi e per tutti i personaggi di questo drama la crisi ha un volto diverso.
La serie è la storia di cinque ragazzi diciassettenni che frequentano le scuole superiori e del loro viaggio formativo e di crescita fino all’età adulta. Shin So-i (So Joo-yeon) è una studentessa dal carattere allegro, ma anche generosa nei confronti degli altri e pasticciona ed è da sempre innamorata del suo compagno di scuola, vicino di casa e amico d’infanzia Cha Heon (Kim Yo-han), completamente diverso da lei, schivo, dal carattere distaccato e molto studioso che si distingue in classe come uno degli studenti migliori e, proprio per questo, fin da piccolo, ha scelto che avrebbe studiato, un giorno, medicina.
So-i non ha il minimo timore di esprimere i propri sentimenti nei confronti di Cha Heon e lo dimostra ogni giorno supportandolo e, addirittura, standogli talmente vicina da infastidirlo. Il ragazzo, infatti, più di una volta, le risponde che non è interessato, ma tutto ciò non guasta l’umore di So-i che non si arrende ai rifiuti del suo compagno di classe, anzi, è sicura che prima o poi cambierà idea. I modi di fare di So-i possono sembrare imbarazzanti e quasi da “stalking”, ma capiamo fin da subito che anche lo stesso Cha Heon prova qualcosa per la ragazza, solo che, contrariamente a lei, non riesce ad esprimere i propri sentimenti.
Accanto ai due protagonisti, altri ragazzi che impreziosiscono la storia. Woo Dae-seong (Yeo Hoe-hyun, “Short”, “Girls’ Generation 1979”) un nuotatore professionista a livello nazionale che, non appena si trasferisce nella scuola di So-i e Cha Heon, sconvolge le loro vite fin dal momento in cui si innamora di So-i, capendo, però, di non essere corrisposto, resta così quasi sempre nell’ombra accontentandosi del ruolo di amico e istaurando con la ragazza un rapporto speciale, chiamandola affettuosamente “fratello”. Dae-seong è un personaggio che non può non piacere, da subito crea una certa coesione nel gruppo dei cinque amici e anche in classe, non si impegna molto a scuola ed è quasi sempre svogliato perché concentrato sulla carriera sportiva che lo farà brillare anche da adulto e lo renderà ricco e famoso, ma sempre con una certa ironia e umiltà che lo contraddistinguono; è l’amico che tutti vorremmo, disposto anche a creare la neve finta a Natale per rendere la giornata indimenticabile.
Kang Ha-young (Jo Hye-joo, “Search: WWW”), la migliore amica di Shin Sol-i, una delle ragazze più brave della scuola, capoclasse e appassionata di astronomia, si innamora non corrisposta del medico dell’istituto scolastico, per poi fare un percorso di crescita interiore che la porterà ad accorgersi del suo compagno di classe Jeong Jin-hwan in un momento critico della sua vita, affrontando con grande maturità una delle prove più difficili, stare accanto ad una persona malata alla quale si è affezionati. Ha-young è difatti uno dei personaggi più sensibili, dietro all’apparente sicurezza c’è una ragazza che nel passato ha sofferto a scuola e che poi ha schermato ogni cosa presentandosi alla società con una maschera diversa, ma il suo cuore resta sempre emotivamente implicato quando vede qualcuno dei suoi amici che sta male.
Jeon Ji-hwan (interpretato da Jeon Ji-hwan, membro del gruppo musicale “The Man BLK”) uno dei ragazzi più simpatici della classe, sempre sorridente anche nell’affrontare la malattia, capace di accumulare diverse figuracce solo per farsi notare da Kang Ha-young che lo ignora per poi, invece, essergli vicina nei momenti più difficili. Ho apprezzato molto questa parte del drama, non esiste un’età per maturare emotivamente, ma esiste la sensibilità per avvicinarsi e capire i propri sentimenti.
Nello stesso modo anche la storia tra So-i e Cha Heon crescerà in qualcosa di più importante perché, con il tempo, quando il ragazzo comprenderà realmente di amare la sua amica d’infanzia, la vita proporrà diverse prove e ostacoli. Non si può mai dare per scontato un sentimento perché in una relazione non si può essere egoisti, ma si deve capire anche l’esigenza dell’altra persona che fino a quel momento ha mostrato vicinanza e comprensione.
“Solo in quel momento ho capito che avevo dato per scontato la nostra relazione. Nonostante tutto sono stato egoista fino all’ultimo. Mai nella mia vita ho provato una tale sensazione di oppressione e turbamento. Ogni giorno soffrivo di un dolore lancinante e così, quando ti ho rivista, ho finalmente capito che tu sei sempre stata la mia unica scelta, fin dal principio. Adesso so che rispetto all’egoista che sono io, tu sei una persona magnifica. Non solo mi accetti per ciò che sono, ma mi ami, persino.”
“A Love so Beautiful” è una storia delicata, leggera come gli anni migliori dell’adolescenza e della giovinezza che sfumano, ma che restano impressi in una fotografia ricordo o nelle immagini e negli schizzi della protagonista, disegnatrice di webtoon. Un arco di tempo dai diciassette ai trent’anni raccontato con armonia e con la leggerezza di un soffio di vento. Se all’inizio temevo di incappare in una storia banale e sdolcinata, mi sono trovata pian piano immersa nella vita di persone comuni che mi hanno coinvolta fino all’ultimo episodio, regalandomi emozioni e anche molti sorrisi, come ad esempio le scene del matrimonio, tra le più divertenti e rappresentative del rapporto di amicizia di questi ragazzi, anche con il passare degli anni.
“A Love so Beautiful” è un inno alla gioventù, quella di ognuno di noi, quella di ogni generazione, incastonata in una pietra che il tempo non riesce a scalfire.
Memoru Grace
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Una opinione su "A Love so Beautiful – La purezza dei sentimenti"