Definitely Not Today – Il giorno giusto per scegliere di morire o vivere

Definitely Not Today” è la serie che non ti aspetti, che non avresti immaginato che esistesse ed invece ti ritrovi un piccolo gioiellino. Un drama cinese del 2021 che ci pone di fronte ad interrogativi esistenziali e spunti di riflessione con delle scene di azione e fuga che mi hanno ricordato un po’ “Una vita esagerata”, ma con un punto di forza che arricchisce la storia e gli otto brevi episodi di cui è composta la serie: i dialoghi interiori del protagonista interpretato da Leon Leong con il suo viso malinconico e stanco che ricorda un po’ la maschera di Buster Keaton.

Mi Chong (Leon Leong) è un ragazzo, la cui vita è stata messa a dura prova da una serie di lutti familiari fin da bambino, lutti che lo hanno lasciato solo e in preda a desolazione e sconforto, con un senso di abbandono e mancanza sempre costanti. A causa di tutto ciò è caduto nel baratro della depressione ed è trattenuto da un’ansia sociale patologica e paralizzante che gli fa trascorrere le sue giornate in casa, nell’apatia, tra i suoi libri, studiando e meditando come porre fine alla sua vita.

“Ho bisogno di ribadire che c’è una grande differenza tra voler morire e non voler vivere. Penso che per me sia la seconda”.

Mi Chong ha da sempre rinunciato a vivere, soprattutto dopo l’ultimo lutto in famiglia, suo padre. Nella sua vita, tanto miserabile e priva di senso, ha trovato come unica presenza la morte e ne è ossessionato a tal punto da pensare che è l’unica essenza che gli abbia dato retta, ma non al punto da portarselo via come tutti gli altri in famiglia. Mi Chong passa talmente inosservato che anche la morte non è mai venuta a prenderselo e non vuole affezionarsi a nessuno perché pensa che avere qualcosa sia l’inizio della perdita. Questo è il motivo del suo disturbo di ansia sociale, della sua condizione di disagio e di timore a rivelarsi al mondo, meglio vivere nascosto dove quasi nessuno conosce l’esistenza di Mi Chong.

Visto che morire è solo una questione di tempo, ma lo siamo destinati tutti, Mi Chong decide di voler scegliere la data per porre fine alla sua esistenza e pensa al giorno del suicidio di Osamu Dazai, scrittore giapponese morto suicida nel 1948. Come Osamu Dazai, che si gettò nel bacino di Tamagawa a Tokyo, anche il nostro protagonista si reca presso il fiume vicino per suicidarsi, mentre si sta preparando per gettarsi in acqua, vede una giovane ragazza nel fiume che sta per annegare, così, istintivamente, senza porsi dubbi, si tuffa e la salva.

La ragazza si chiama Zhi Liu (Vivienne Tien) e sta fuggendo da qualcosa. Così, improvvisamente, Mi Chong si ritrova a ribaltare i suoi piani e i suoi ritmi esistenziali. Zhi Liu è molto diversa da lui, è estroversa, socievole, ma viene da una condizione familiare problematica che l’ha fatta soffrire e che per questo motivo tenta di nascondere in tutti i modi, per di più Zhi Liu manderà a monte qualsiasi altro tentativo di suicidio di Mi Chong in varie situazioni e gag che non posso raccontarvi, ma che mi hanno strappato una risata.

Quando Zhi Liu e Mi Chong sono costretti a scappare, a causa della vita tumultuosa della ragazza, si ritroveranno in una fuga rocambolesca, ai limiti dell’inverosimile.

“Alcuni viaggi hanno un punto di partenza definito, una destinazione e un piano, ma altri non hanno né un piano né un obiettivo. Anche i tuoi compagni di viaggio sono costretti a viaggiare con te. Prima di saperlo sei già in viaggio, senza sapere che è già cominciato e non hai la più pallida idea di quello che ti aspetterà”.

Mi Chong, in uno dei suoi tanti dialoghi interiori, si interroga e capisce che forse la vita, tramite Zhi Liu sta cercando di parlargli, anzi si accorge che la caducità dell’esistenza gli sta affidando un messaggio importante: la perdita di controllo è l’essenza stessa della vita e l’unico modo di recuperare l’ordine è riportare tutto a zero.

Una storia di azione, una dark comedy a tratti surreale, arricchita dalle interpretazioni dei protagonisti e dai secondari, vi lascerà senza parole fino alla fine quando Mi Chong dovrà davvero scegliere tra vita e morte e “da piccola casa rotta dimenticata dal mondo” si ritroverà a pensare al futuro e alla speranza, chance che non aveva mai cercato prima nella sua esistenza. Perché, se tutto cade per gravità, lui ha deciso di fare qualcosa che vada oltre la gravità stessa!

Memoru Grace

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