One More Time – Un giorno rivissuto all’ infinito

“Non ci si accorge dell’importanza di qualcuno finché non lo si perde per sempre”.

Con questa frase il protagonista di questa serie ci pone davanti ad una riflessione esistenziale, nonché al fulcro della storia e a ciò che ci vuole davvero trasmettere.

Un drama romantico dalle tinte soprannaturali che ci insegna a riflettere sulla vita, sui rimpianti, sulle possibilità e, nei suoi otto episodi si divincola tra immagini liriche, che nascondono malinconia e sofferenza, e apparizioni oniriche e significative che, a termine della serie, vi faranno ancora ripensare, per tutti i giorni seguenti, cercando di dare una spiegazione a qualcosa che, forse, è rimasto irrisolto o solo smarrito nel tempo.

E’, difatti, il tempo il vero protagonista della storia di questo drama, il tempo perduto, il tempo da recuperare e quello che invecchia con noi, il tempo che chiediamo quando ci accorgiamo di non aver terminato qualcosa e quello che vorremmo dilatare per stare accanto a qualcuno a cui vogliamo bene.

Yoo Tan, interpretato da Kim Myung-soo ( L del gruppo musicale degli “Infinite” e già visto in “Meow, ragazzo segreto” e “Angel’s Last Mission: Love”) è il leader della band indie rock, “One More Time”, da sette anni insieme alla sua fidanzata Moon Da-in (interpretata da Yoo So-hi), una ragazza all’ apparenza fragile e riservata e che, a differenza del protagonista, sembra non avere sogni e ambizioni.  La relazione tra i due ragazzi, infatti, sembra essere giunta al capolinea nonostante Da-in faccia parte integrante della band e lo stesso Yoon Tan, quasi non vorrebbe lasciarla. Il ragazzo, però, è insofferente della sua vita, della sua carriera, che non riesce a spiccare il volo, e dell’ormai poco sentimento che prova per la fidanzata che negli anni precedenti lo aveva, invece, ispirato nella composizione di alcuni brani musicali. Una sera, durante un’esibizione, Yoon Tan, emotivamente provato dall’ansia del cambiamento, dalle delusioni della vita, dalla noiosa ripetitività della sua relazione, con uno scatto di ira, scatena una rissa, scioglie la band e lascia la fidanzata, poi, esagitato, si reca nel luogo del loro primo incontro quasi per porre fine alla sua vita, ma, nel momento più teso e drammatico, chiede aiuto e vede venirgli avanti una bambina vestita di rosso. Da qui in poi la vita di Yoon Tan cambierà. Con l’aiuto della bambina la sua vita prenderà un’altra svolta, il giorno dopo, infatti, viene chiamato da un’importante casa discografica che gli propone un prestigioso contratto e la possibilità finalmente di sfondare nel panorama musicale: unica condizione è quella di abbandonare la sua band e la fidanzata. Il nostro protagonista accetta la proposta, vive intensamente quella giornata, ma il giorno dopo si trova di nuovo immerso nel 4 di ottobre a rivivere gli stessi identici eventi. La situazione continua così, Yoon Tan, in realtà, si trova intrappolato in un loop temporale che lo soffoca e pian piano lo porta a dimenticarsi delle sue sicurezze, dei suoi affetti, della stessa Da-in sulla quale, invece, incombe un destino crudele. Nel momento in cui viene lasciata, infatti, la ragazza è vittima di un incidente in cui perde la vita e ogni 4 ottobre accade la stessa identica cosa.

Quando Yoon Tan si accorgerà del rischio al quale incorre ogni giorno Dan-in cercherà di porre rimedio, tentando di cambiare gli eventi ogni giorno per non rivivere la stessa fine, ma inutilmente. Da qui in poi, mentre Yoon Tan ci sembrava essere il solo protagonista, la visione della storia passa a Dan-in, per cui rivivremo dagli occhi di lei gli eventi, le scelte, il passato, il primo incontro dei due ragazzi, i primi anni di speranza nel cercare la felicità. Perché Da-in sembrava una ragazza senza ambizioni? E’ davvero solo questo che voleva dalla vita oppure ha già chiesto alla vita qualcosa? Chi è quella bambina vestita di rosso e cosa simboleggia? Riuscirà Yoon Tan a salvare Da-in dal fato crudele e ad uscire entrambi dal loop temporale in cui sono stati incastrati?

E’ normale che qui termino il racconto della trama perché svelerei troppo e i colpi di scena sono ancora molti, ma pensate che il titolo del drama, “One More Time”, è davvero significativo, corrisponde al nome della band e alla canzone portante cantata dal protagonista, ma  composta da Da-in, per cui vi invito a recuperarla e a pensarci un po’, anche perché chi la canta non è colei che l’ha scritta e qui finisco di raccontare altro. Pensate solo che il drama è conosciuto anche con il titolo “ The Day After We Broke Up “ che mette in luce, invece, l’importanza della relazione dei due protagonisti che pian piano si fa sempre più chiara, una storia d’amore che dopo sette anni è destinata a terminare e poi forse a rinsaldarsi a costo di lottare contro le barriere spazio-temporali.

Un drama fantasy, a metà tra il soprannaturale e il romantico, una colonna sonora molto bella, delle interpretazioni che convincono e coinvolgono e, poi, l’infinita lotta contro il destino, la corsa per cambiare il finale della giornata, quell’ “effetto farfalla” in base al quale alcune variabili, anche in un contesto complesso, possono essere l’elemento imprevedibile che può cambiare o modificare un evento.

Qualche tempo fa si parlava di una seconda stagione, ma ancora non si sa niente e, anzi, devo ammettere che, secondo me, la storia potrebbe aver trovato la giusta conclusione così.

Vi ho incuriositi un po’?

Memoru Grace

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