La Signora in Giallo – Murder, She Wrote

Ci sono solo due temi musicali che sanno scatenare il terrore dalle prime battute: le due note che segnano il lento incedere della pinna dello squalo nel noto franchise creato da Steven Spielberg e il vivace motivo quasi ragtime che introduce le avventure della signora Fletcher. Perché tutti quanti sappiamo bene che, dopo la musica, ci saranno assassinii a volontà.

In realtà, Jessica Fletcher (superbamente interpretata dall’attrice inglese Angela Lansbury), protagonista della serie La signora in giallo (Murder, She Wrote), è una pacata ed elegante vedova, ex insegnante di inglese della minuscola cittadina di Cabot Cove nel Maine, che, una volta andata in pensione, diventa quasi casualmente una famosa scrittrice di gialli. Il problema è che Jessica non solo scrive libri gialli, ma addirittura scova per davvero omicidi e crimini di ogni genere, collaborando con la polizia e, di solito, surclassando nelle indagini le forze dell’ordine, che non sono sempre così felici di questa collaborazione. Ma il talento, si sa, non si può nascondere e quello di Jessica è degno dei grandi e brillanti detective Sherlock Holmes ed Hercule Poirot, con l’intuito e la mitezza loquace di Miss Marple e la penna da scrittrice alla Agatha Christie. E, d’altronde, dopo un episodio pilota intitolato Chi ha ucciso Sherlock Holmes?, non potevamo aspettarci di meglio.

La signora in giallo non è solo una serie TV, ma è un’istituzione. La serie venne girata e trasmessa senza interruzioni dal 1984 al 1996 (per la bellezza di 12 stagioni e 264 episodi) e continuò con quattro film per la televisione dal 1997 al 2003, inaugurando, infine, un franchise letterario enorme (i romanzi di Donald Bain) e altri prodotti derivati (come il videogioco del 2009 Legacy Interactive). La serie vanta, inoltre, dei primati unici nella storia: due crossover – con le serie televisive Provaci ancora, Harry e Magnum P.I. (praticamente, due pilastri degli anni ’80) – e numerosissime guest star più o meno famose all’epoca. Parteciparono alle avventure di Jessica Fletcher i famosissimi June Allyson, John Astin, Martin Landau, Eli Wallach, Capucine, Dean Jones, Mel Ferrerr, Tippi Hedren, Elliott Gould e molti altri, ma trovarono l’inizio della propria fama anche George Clooney, Marcia Cross, Cynthia Nixon e Joseph Gordon-Levitt, solo per citarne alcuni.

Un altro primato che caratterizza la serie (dacché il suo terrore, come ho scherzato all’inizio dell’articolo) è l’alto tasso di mortalità: considerando che la maggior parte delle avventure della scrittrice (perlomeno, nella prima parte della serie) si svolge nel piccolo e pittoresco paesino marittimo di poche anime di Cabot Cove, ben 274 dei suoi abitanti – circa il 2% della popolazione con un ritmo di 5,3 morti l’anno – viene assassinato durante lo svolgimento delle vicende. Praticamente, una criminalità che, all’epoca, il Daily Mail stimò pari a quella dell’Honduras. E le cose non vanno meglio nemmeno quando Jessica Fletcher decide di trasferirsi a New York o quando si reca da qualche parte a visitare un amico o un parente o a ritirare un riconoscimento letterario o semplicemente in una vacanza di relax, perché il vero relax per la brillante detective e scrittrice è risolvere crimini. Qualcuno ha pazientemente contato 286 omicidi in totale, ma c’è chi sostiene che le morti violente siano molte di più e che solo appena il 10% dei morti fossero realmente conosciuti dalla detective scrittrice. Ma, se vogliamo sincerarci di ciò, non ci resta che contare, uno ad uno, tutti gli omicidi che l’adorabile Jessica risolve brillantemente nella serie, approfittando del recupero su Amazon Prime e continuando a chiederci se sia davvero il crimine ad inseguire Jessica o se sia vero il contrario.

Consigliato: sempre, a chi è cresciuto con il mito di Jessica Fletcher e a chi non l’ha mai vista in azione (esiste davvero qualcuno che non ha seguito le sue avventure?), in qualsiasi momento dell’anno, in qualsiasi stagione e a qualsiasi ora. Perché le indagini di Jessica non stancano mai. A meno che non abitiate a Cabot Cove, naturalmente.

Captain-in-Freckles

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