Il sottotitolo non è a caso, ma è rappresentativo di tutta la storia di questo k-drama che è anche stato il mio primo k-drama, l’ho visto, infatti, appena uscito nel 2018. Sono subito stata attirata dalle immagini poetiche del trailer e dalla colonna sonora che riempie ogni momento come un sogno romantico.
Yoo Jin-ah (interpretata da Son Ye-jin) lavora come impiegata supervisore in una azienda di caffè, ma oltre al ritmo stressante del lavoro è sottoposta, così come altre sue colleghe, a subire molestie da parte dei superiori durante le cene aziendali. Un giorno, dopo tre anni negli Stati Uniti, torna in Corea il fratello minore della sua migliore amica che va a lavorare presso un’azienda di videogiochi, la cui sede è vicina agli uffici di Jin-ah.
Seo Jun-hee (interpretato dall’attore Jung Hae-in) conosce da molto Jin-ah ed è da sempre stato attratto dalla ragazza, ma, a causa della differenza di età, è solo stato trattato da amico e da fratello minore di Seo Kyung-seon, la migliore amica di Jin-ah.
Nel momento in cui si incontrano, davanti alla sede di lavoro, qualcosa però è cambiato, Jin-ah inizia a vedere con occhi diversi Jun-hee, non è più il fratello minore della sua amica, ma è diventato un ragazzo maturo, dal temperamento dolce e positivo e dallo sguardo sognante e il sorriso disarmante. Jin-ah quasi non si riconosce perché sa che ha iniziato a provare dei sentimenti d’affetto per Jun-hee e ne è spaventata, prima di tutto perché è il fratello della sua amica, poi per la differenza di età. Da qui in avanti inizieranno le paturnie di questa povera ragazza che dovrà sottostare alle pressioni lavorative, a quelle familiari, poiché faranno di tutto per allontanare i due giovani, e dalla sua voglia di evadere, di cambiare la propria vita.
Mentre Jun-hee ha solo occhi per Jin-ah e non è un personaggio in trasformazione, è perfetto così, è il ragazzo che tutte meriteremmo, ma che è così difficile da trovare, per Jin-ah, invece, i sedici episodi del k-drama sono un vero e proprio Bildungsroman, inizia che è fidanzata con un tizio che capiamo essere psicolabile, non viene trattata bene a lavoro, ma da quando rincontra Jun-hee scopre il vero amore, quello che la porterà a soffrire perché lo vorrà tenere nascosto da tutti per la paura di essere giudicata dalla società, così attenta a parlare male di una donna di trentacinque anni non ancora sposata e non sistemata secondo i canoni antichi, ma tutto questo la porterà anche ad allontanarsi da Jun-hee che la cercherà e farà di tutto per poter imporre la loro relazione alle famiglie e agli amici.
Non sarà semplice, i due ragazzi si separeranno, piangeranno, Jin-ah si crogiolerà nella propria malinconia, mentre Jun-hee, per non cadere in depressione, prenderà una decisione che lo porterà lontano, ma quando Jin-ah riuscirà a venire a capo della propria situazione e capirà che ha la forza e il coraggio di controbattere ogni offesa e superare ogni ostacolo, darà finalmente una svolta alla propria vita lavorativa e, con orgoglio, riconquisterà fiducia in se stessa e capirà finalmente di volersi bene.
Mancherà solo Jun-hee, ma non disperiamo, perché la pioggia in questo k-drama è davvero magica e soprattutto vi consiglio di tenere con voi sempre due ombrelli, uno rosso per l’inizio e uno verde per la fine!
Memoru Grace

12 pensieri riguardo “Something in the rain (ovvero trovate qualcuno che vi guardi come Jun-hee guarda Jin-ah)”