I ragazzi del computer

Nel nostro girovagare per le serie televisive degli anni passati torniamo oggi nei nostri fantastici anni Ottanta e ci immergiamo nelle atmosfere di spionaggio e dei primi computer come veri e propri protagonisti della storia.

“I ragazzi del computer”, il cui titolo originale è “The Whiz Kids” è un telefilm realizzato dalla CBS andato in onda tra il 1983 e il 1984. In Italia lo conosciamo anche con il titolo “4 ragazzi X 1 computer” e fu trasmesso da Italia 1 nel 1985.

La serie conta 18 episodi per una sola stagione, in seguito fu purtroppo cancellata, ma la nota particolare è il fatto che si sia ispirata al film “Wargames – Giochi di guerra”, del 1983 con Matthew Broderick.

A differenza del film, la serie è ambientata a a Calabasas nei pressi di Los Angeles e i protagonisti sono un gruppo di teenager, il cui leader è Richie Adler, un ragazzino genio del computer che insieme ai suoi amici riesce a risolvere diversi casi e intrighi, dalle frodi bancarie allo spionaggio internazionale. Coprotagonisti dei ragazzi sono Llewellen Farley, un giornalista che fornisce informazioni al gruppo dei ragazzi e Neal Quinn, cognato di Farley e agente di polizia che incastra in ogni episodio il cattivo di turno.

Il vero e proprio protagonista della serie, però è RALF, un computer assemblato da Richie con i componenti che il padre gli regala periodicamente. RALF è un computer speciale perché capace di pensare, è dotato di telecamera per riconoscimento visivo, un braccio robot e sintesi vocale, così riesce a consigliare Richie.

Le musiche del telefilm sono prettamente elettroniche come la migliore tradizione anni Ottanta, ma non mancano alcuni pezzi di musica classica, come “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini o “Romeo e Giulietta” di Tchaikovsky.

Piccola curiosità: il genietto Richie Adler è interpretato dal giovane Matthew Laborteaux che i più accaniti fan de “La casa nella Prateria” come me, ricorderanno come Albert Ingalls, il bambino adottato dai coniugi Charles e Caroline Ingalls.

Se per caso vi capitasse di recuperare questa serie televisiva ne varrebbe davvero la pena, potreste trovare qua e là anche qualche Commodore 64 e lì ai bambini e ai giovani dei tempi del 1985 scenderebbe qualche lacrima di nostalgia, ne sono certa.

Memoru Grace

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