Ascolta qui le canzoni di Seo Ji Won:
Seo Ji-won, il maggiore di due figli, già da piccolissimo vive in Germania per un anno e mezzo con il padre che successivamente emigra negli Stati Uniti. Fin da bambino si avvicina alla musica, studia violoncello per dieci anni ed è impegnato in diversi cori di voci bianche sia negli anni in cui vive negli Stati Uniti che in quelli in Corea.
Dal 1990 inizia a lavorare come modello, in attesa di cominciare una vera e propria carriera musicale. Nel 1993, infatti, supera le audizioni tenute negli Stati Uniti da una casa discografica coreana e dopo il diploma torna in patria da sol
Il primo album di Seo Ji-won vende moltissimo e attira l’attenzione di tutto il panorama musicale, tutti i brani dell’album sono molto belli, una delle mie tracce preferite è “Travel in a dream”, ma anche “Sad Song of a Rainy Day” da recuperare un pomeriggio malinconico d’autunno, nella propria solitudine, per entrare in sintonia con il mondo emotivo di questo giovane artista.
Un’anima sensibile destinata a lasciare troppo presto questo mondo terreno, il suo secondo album, infatti, avrebbe dovuto vedere la luce nel tardo autunno del 1995, invece, a causa di alcuni problemi di salute del cantante, viene ritardata l’uscita, fissata per metà gennaio del 1996. La notte tra il 31 dicembre 1995 e l’1 gennaio 1996, purtroppo, Seo Ji-won si toglie la vita nel suo appartamento a Seoul dove abitava da solo. Sembra che nel suo ultimo messaggio si accennasse alle pressioni e alle aspettative dell’agenzia e il timore che il secondo album non potesse essere all’altezza del primo.
SEO JI-WON
Prendiamo la nostra macchina del tempo e torniamo al 1994, precisamente al primo di ottobre, quando un giovane ragazzo sudcoreano di nome Seo Ji-won, nato nel 1976, debutta con il brano “Another Start”, incluso nell’album “Seo Ji Won” ed è subito un grande successo tra gli adolescenti e i giovani degli anni Novanta. La sua voce carezzevole, che rende quella dolcezza e profondità alle canzoni, lo rendono presto famoso e spesso ospite di diversi programmi televisivi e radiofonici.
Guarda qui il video di Gather My Tears:
Anche nel drama “Reply 1994” potete ritrovare “Gather My Tears”, dove una giovane e malinconica Go Ara ascolta la canzone mentre piange nella sua cameretta.
“Quando la luce delle stelle si spegne, scrivo una lettera al Cielo”
“Quando la mia lettera in lacrime raggiungerà il Cielo, un giorno tornerai da me”
“Gather My Tears è ancora oggi una delle canzoni più belle mai scritte e spesso reinterpretate da molti altri cantanti con riadattamenti e vocalità diverse. A mio parere una delle interpretazioni migliori è quella di Jo Jung-suk cantata nella serie “Hospital Playlist”.
Alla fine del 1996 alcune delle canzoni non pubblicate, insieme ad un messaggio vocale di Seo Ji-won vengono incluse nel disco “Made in Heaven” e nel 1998 esce, a grande richiesta del pubblico e dei fan, l’album di raccolta “Seo Ji-won Best”, in occasione del millesimo giorno dalla sua dipartita.
Seo Ji-won è ancora oggi una delle voci più emozionanti della musica coreana e uno degli artisti più rappresentativi degli anni Novanta.
Grazia
Ascolta qui le canzoni degli YOASOBI:
La loro storia insieme inizia nel 2019, quando Ayase, durante una convalescenza post operatoria, studia l’utilizzo del Vocaloid, un sintetizzatore prodotto dalla Yamaha e operativo sui sistemi Microsoft e iOS Android. È così che produce le canzoni Sentensei Assault Girl e Last Resort, seguite dall’album solista Ghost City Tokyo che diventa immediatamente virale in rete. Grazie al successo ottenuto, due produttori della Sony Entertainment gli propongono di collaborare a Monogatary.com, un social media per la scrittura creativa di proprietà della Sony. Nello specifico, il compito di Ayase doveva essere quello di comporre musica ispirandosi ai brevi racconti pubblicati nella piattaforma (insomma, un livello di J-Pop ignoto anche a LiSA). Per portare avanti il progetto, Ayase assume Ikuta o, meglio, la conosce direttamente online, prima ascoltando le sue cover e le sue composizioni e, infine, scambiando messaggi su Direct di Instagram.
D’altronde, i social diventano il primo pubblico ideale per il progetto degli YOASOBI che riescono a sfornare un successo dietro l’altro, basandosi sui racconti della piattaforma e non solo, fino ad arrivare a narrare in musica romanzi e serie manga e ad essere chiamati per la realizzazione di opening ed ending di diversi anime. Ad oggi, hanno all’attivo tre album (The Book, The Book 2, The Book 3), una raccolta di video clip (The Film) e 5 libri.
Ma la fama arriva soprattutto grazie all’anime “Oshi no Ko”, per cui compongono la opening “Idol”, divenuta iconica.
YOASOBI
Ci trasferiamo in Giappone per scoprire una delle band più particolari, ma anche più in voga di questi tempi. Si tratta degli YOASOBI (tutto in Caps-lock), un duo alternative techno che è difficile descrivere in poche parole. Composto dal compositore e produttore musicale Ayase, già vocalist della rock band DaVinci, e dalla cantante e compositrice Ikuta (o Lilas Ikuta), già componente della cover band Plusonica, gli YOASOBI avevano delle carriere musicali avviate prima di unire le forze e nessuno avrebbe mai scommesso nel loro progetto.
Guarda qui il video di Idol:
Il loro stile unico fonde elementi narrativi diversi, una complessità di strumenti, su cui padroneggia la voce metallica e flessibile di Ikusa e il sintetizzatore elettronico di Ayase, e stili diversificati (dal techno, al K-pop, dal J-Pop, al rock con inserimenti country e rap). Il loro nome (in giapponese 夜遊び vuol dire “vita notturna”) ha dato origine ad un neologismo Yakōsei” (夜好性, letteralmente “una scena che fa amare la notte”) per indicare il loro genere, ovvero l’utilizzo del Vocaloid e dell’elettronica con videoclip di animazione. E non è finita perché diversi artisti di tutto il mondo stanno iniziando ad interessarsi agli YOASOBI, in primis i Coldplay che li hanno richiesti per l’apertura dei loro concerti in Giappone.
Il duo, però, diventa una vera e propria famiglia se consideriamo anche gli altri musicisti che li accompagnano sempre sul palco: Zacro Misohagi (subvocalist e keyboards), AssH (chitarra elettrica), Honogumo (batteria e percussioni), Hikaru Yamamoto (basso), Satoru Taguchi (ultima aggiunta alla band, chitarra elettrica).
La discografia di YOASOBI è ampia e complessa, da recuperare con calma, soffermandosi su “Seventeen”, “Love Letter” e “Sousou no Frieren” per l’anime “Fieren”.
Laura