Talvolta, ci chiediamo come sarebbe potuta andare la nostra vita se sono avessimo o non avessimo fatto una determinata cosa. Oppure se i ricordi di cui siamo depositari e condividiamo siano veramente frutto del nostro vissuto nel passato e non siano declinati nella nostra mente. Viviamo il presente come coniugazione di frammenti che appartengono ai nostri ricordi passati, ma anche alle nostre speranze e ai nostri desideri futuri e le tre linee temporali si intersecano e si incrociano più volte, fino a fondersi in un unicum. Questo è particolarmente evidente quando si cerca di elaborare e superare un dolore ed è ciò che il mangaka Tatsuki Fujimoto, a cui questo articolo è dedicato, fa trasparire nelle due graphic novel “Look Back” e “Good Bye, Eri”, manga one shot che superano la classica divisione tra shonen e shojo, perché vanno a colpire un linguaggio universale.

“Look Back”
( titolo originale: ルックバック- Look Back)
di Tatsuki Fujimoto
edito da Star Comics
Vincitore dei Neko Awards 2023 come miglior manga in volume unico (one shot) e di numerosi premi in tutto il mondo (tra cui i riconoscimenti nostrani al Romics 2023 e al Lucca Comics 2023), Look Back si inserisce nella domanda che tutti almeno una volta nella vita si pongono, ovvero: “E se potessi tornare indietro nel tempo per cambiare qualcosa?”.
Fujino è una ragazzina solare e determinata con una passione per disegnare fumetti nel giornale della scuola. Le sue strisce sono apprezzate da tutta la scolaresca per la bellezza dei disegni e l’umorismo delle storie, fino a quando il loro primato non viene minato dalla perfezione delle strisce di Kyomoto, una ragazza hikihomori che ha smesso di frequentare la scuola e di uscire di casa. Lo sconforto porta Fujino a studiare e ad impegnarsi ancora di più nel disegno. Poi, un giorno, casualmente, incontra Kyomoto, che si rivela essere un’ammiratrice del suo lavoro. Le due stringono un sodalizio di collaborazione e di amicizia che si protrae negli anni: Fujino inventa le storie e i personaggi, Kyomoto disegna i fondali; Fujino interagisce col mondo, Kyomoto lavora in solitaria. Le due crescono così insieme, fianco a fianco, e iniziano a guadagnare successo per i loro lavori fino all’ingresso all’università. Però, mentre Kyomoto inizia ad uscire dal suo mondo oscuro e dalla sua paura e diventa avida di vita, Fujino aspira solo alla gloria e al successo, a cui si aggrappa con tutte le sue forze, rinnegando il lavoro dell’amica e portando alla rottura del loro sodalizio. Anni dopo, una notizia terribile fa riaffiorare il suo passato, chiedendosi come poteva essere se avesse compreso la sua amica, la sua necessità di una pausa lavorativa e la sua voglia di crescere e recuperare la giovinezza perduta oppure, semplicemente, se non avesse mai interferito nella sua vita. E il suo mondo inizia a chiudersi sempre di più tra quattro mura.
Qual è il nostro posto nel mondo e cosa sono i sogni? Ma, soprattutto, possono essere buoni o cattivi, possono salvarci e condannare gli altri allo stesso tempo? Quanto è fugace il tempo che scorre e perché non ci viene data la possibilità di tornare indietro e riparare, di cambiare le cose e fermare tutto per non permettere che nessuno soffra? Sono tanti gli interrogativi che scorrono negli occhi di Fujino (e anche in quelli del lettore) e che rimangono incompiuti, come la vita stessa, effimera e sfumata, costituita da piccoli momenti di felicità che non riusciamo mai a percepire e che ci sfuggono tra le mani come sabbia.
Un manga da leggere per pensare al nostro passato e, al tempo stesso, affrontare il nostro futuro, scritto con delicatezza dal mangaka Tatsuki Fujimoto, ad oggi una delle penne più belle del fumetto giapponese (di cui parleremo ancora).

“Goodbye, Eri”
(titolo originale: さよなら絵梨 – Sayonara, Eri)
di Tatsuki Fujimoto
edito da Star Comics
E se la morte fosse solo un piccolo e insignificante dettaglio umano che non può guastare il ricordo? Un evento da cinema, destinato, però, ad essere cambiato e riscritto ad ogni ciack? E se la nostra stessa vita non fosse altro che una sceneggiatura a cui rimettiamo mano e che stravolgiamo senza accorgercene? Che cosa cambiereste del passato e quale dolore cancellereste?
Yuta è un adolescente atipico e strambo. Su richiesta della madre malata terminale, decide di riprendere per un anno tutti i suoi giorni di vita e malattia, finendo, poi, per montarli in un film catastrofico e allucinato, dove la morte della madre coincide con l’esplosione dell’ospedale e l’allontanamento del protagonista. Tuttavia, nessuno a scuola sembra comprendere il suo talento artistico e Yuta, emarginato e considerato un mostro per aver usato l’evento morte della madre, decide di suicidarsi, buttandosi dal tetto dell’ospedale.
Qui, però, incontra Eri, una ragazza alta e pallida, con i capelli alla garçon e il sarcasmo fermo sulle labbra, che lo ferma dall’atto estremo e lo porta a conoscere il vero cinema. Rinchiusi in una stanza di proiezione abbandonata i due iniziano a trascorrere le giornate guardando film su film, ridendo, parlando di se stessi, del mondo degli adulti che sembra non volerli capire e delle aspirazioni future e, insieme, iniziano a riscrivere più volte quel copione così denigrato a scuola e che cela il vero rapporto tra Yuta e sua madre. Fino a quando anche Eri non chiede a Yuta di riprenderla per documentare quello che potrebbe essere il suo declino dovuto alla malattia e mettere a tacere i critici con un film che, in effetti, sarà un capolavoro. Oppure, in realtà, Eri finge ed è un vampiro, una creatura leggendaria destinata a regnare per sempre e che ha fatto innamorare di sé Yuta? Sempre se Eri è mai esistita…
Ancora un volta, un manga della mente geniale di Tatsuki Fujimoto (l’autore di “Look Back”, di cui abbiamo già parlato qualche tempo fa), che è molto di più di un albo a fumetti: in circa 200 intense pagine di questa light novel, sono trattati l’elaborazione del lutto e del dolore, la capacità di comprendere se stessi nel ricordo degli altri, lo sconforto smisurato di una malinconica tristezza che porta a ri-scrivere più volte il passato, consci di un futuro impossibile, ma in cui vorremmo far rivivere i nostri cari. È una realtà che si fonde con la finzione o, meglio, è una finzione che esplode dentro la realtà fino a celarla, modificarla e farla accettare in un percorso graduale che parte dalla negazione per arrivare con la persistenza di un ricordo nostalgico, un simulacro a cui dire finalmente addio.
“Goodbye, Eri” è stato pubblicato come one-shot (volume unico) in una rivista online nel 2022 (in Italia è stato tradotto ed edito dalla Start Comics nel 2023, dopo essere stato annunciato al Lucca Comics 2022) e, non a torto, è stato reputato un capolavoro, un’altra pietra miliare nella produzione di questo mangaka, candidato al premio Taisho del 2023.
Pronti per farvi spezzare il cuore da queste due piccole e commoventi storie?
Laura
