Il suono del tuo cuore (ovvero di piccoli e mediocri esseri umani e dei loro semplici sogni)

“Avevo un sogno semplice. Ma, poi, quando il mio sogno si è avverato, è diventato il mio lavoro. Ho lavorato ogni giorno e mi sono dimenticato che quello che stavo vivendo era proprio il mio sogno”

Vi siete mai resi conto della perfezione fisica degli interpreti ogni volta che guardate un nuovo drama coreano? Belli, eleganti e aitanti come dei modelli in passerella, pronti/e per diventare le nostre prossime crush e far rimanere la loro immagine perfetta nelle nostre menti per giorni e giorni. Poi, c’è Lee Kwang-soo, che bello non è (tutt’altro), che è alto ma con gambe e braccia troppo lunghe e dinoccolate da renderlo un gigante scoordinato, che è magro ma non ha mai visto una palestra per modellare il suo corpo e che qualsiasi cosa indossi non è assolutamente elegante. Eppure, gli bastano cinque minuti di imbarazzo più totale e di grandi risate (per lo spettatore), cinque minuti di stupore per entrarci nella mente e nel cuore con un personaggio che è diventato iconico per tutti gli amanti di fumetti in Corea del Sud e che intendo sdoganare dal mondo nerd.

Ed ecco a voi Jo Seok (interpretato appunto da Lee Kwang-soo, che vi consiglio di recuperare nei suoi ruoli secondari in Hwarang, It’s Okay That’s Love, A Year End Medley e The Pirates e come mattatore assoluto in Busted! e Korea No.1), protagonista de Il suono del tuo cuore, un quasi-trentenne di aspetto poco gradevole, privo di amici e di fidanzata e per nulla brillante, con un’unica grande aspirazione: diventare un famoso fumettista di webtoon. Il problema è che, ogni volta che presenta qualche nuova idea, questa viene bocciata crudelmente perché troppo poco interessante e originale, troppo vecchia o poco spiritosa. Per cui Jo Seok continua a lavorare come commesso nel supermercatino vicino casa, a scrivere fumetti che nessuno leggerà mai e ad inseguire quelli che sono riusciti a sfondare nel campo (come l’anonimo fumettista ex amico, interpretato come guest star da Song Joong-ki, il BigBoss di Vincenzo e Descendants of the Sun). In compenso, può vantare il primato di una famiglia bizzarra e atipica che si caratterizza per la mancanza di fiducia nei suoi confronti: la madre (interpretata dalla grandissima Kim Mi-kyung, la madre dei K-dramas per eccellenza, ma anche l’ajumma hacker di Healer), una donna caustica e sarcastica, che ogni giorno si tormenta per i personaggi inutili e disgraziati della sua famiglia, fino a fingere di non conoscerli (emblematica la scena quando pianta alla centrale di polizia marito e figlio); il padre (interpretato da Kim Byeong-ok, l’ex assassino ossigenato di Old Boy), un uomo ridicolo e dedito a battute che non fanno ridere, che gestisce un ristorante di pollo non frequentato da nessuno, si barcamena tra tanti piccoli lavoretti post-mobilità e le comparsate in drama e film (ad altissimi livelli quando percorre tutta Seoul in divisa nordcoreana, generando il panico di una prossima invasione); il fratello maggiore (interpretato da Kim Dae-myung, una delle colonne portanti di quel piccolo capolavoro Hospital Playlist), unico ad aver ottenuto un certo successo in famiglia perché ha ottenuto uno stage presso una grossa azienda, anche se, di fatto, il suo lavoro consiste nel rimanere piantato alla scrivania fino a quando non si scrolla il suo responsabile, che, a sua volta, adotta la stessa tecnica guardando il suo responsabile e così via, in una lunga catena di inutilità statica e crudele da ufficio.
Jo Seok, però, un giorno, ad un matrimonio di amici, incontra una sua ex compagna di scuola, di cui ricorda solo i capelli a caschetto, la risata sonora con un leggero grugnito e il fatto che nutrisse un debole per lui. Per la verità, Choi Ae-bong (interpretata da una fenomenale Jung So-min, la Mu-deok di Alchemy of Souls e protagonista di Because This Is My First Life) ha sempre fuggito la sua presenza a scuola, ma, per qualche strano motivo, quel ragazzo lungo e allampanato le era stato affidato in un lavoro di gruppo. Col tempo, aveva iniziato ad aiutarlo quasi per compassione, fino a scoprire le sue doti artistiche e a rivelargli la sua vera qualità: lei adora i suoi fumetti, non tanto per la bellezza dei disegni o delle storie, ma perché, quando è triste, quei fumetti riescono a restituirle il sorriso e a farla ridere come nessuno mai sarebbe riuscito. Ed è così che Jo Seok inizia a credere in se stesso, a disegnare la sua vita con la sua famiglia e tutti i fatti assurdi e ridicoli che gli capitano e a perseguire il suo sogno con uno strano risvolto: Jo Seok diventa famoso e il suo webtoon diventa il più letto di sempre da tutte le fasce di età in Corea del Sud, portando migliaia di seguaci a chiedere sempre più strisce disegnate che hanno la magica facoltà di donare risate nelle vite ordinarie di tante persone. Una capacità che Jo Seok capisce quanto sia preziosa solo col tempo, quando cerca di fuggire dal suo sogno che è diventato il suo lavoro e si ricorda del sorriso che è riuscito a restituire ad Ae-bong e di come sia contagiosa la sua risata, che risuona all’unisono con il suo cuore. La fama improvvisa gli ha fatto perdere di vista che stava vivendo il suo sogno, ma anche che il suo sogno non era diventare un celebre fumettista, ma riuscire a donare la stessa gioia che anni prima aveva donato con qualche semplice caricatura alla sua vecchia compagna di scuola e solo in nome di quel sorriso porterà avanti la sua missione. Perché ridere fa bene, aumenta la fiducia in noi stessi e negli altri intorno e perché troppo spesso, sfortunatamente ce lo dimentichiamo. E, inoltre, ridere allunga la vita, come dice Jo Seok nel futuro, circondato sempre dalla sua irriverente famiglia, con una vita innaturalmente lunga.
The Sound of Your Heart – Il suono del tuo cuore (in originale: 마음의 소리, Maeumui Sori) è un drama del 2016 di genere comico-grottesco, tratto dal più longevo webtoon della storia coreana (solo nel 2015 contava già 1000 episodi, di cui 500 tradotti in inglese), colpo di genio dell’artista Jo Seok, che, non riuscendo a sfondare come fumettista nella vita, decise di raccontare le sue assurde vicende di ogni giorno, compresa la sua famiglia imbarazzante e la sua romantica e impacciata storia d’amore. Il drama ha avuto un successo così grande in patria, che Lee Kwang-soo e Jung So-min vinsero quell’anno diversi premi come miglior coppia (e, a mio avviso, apprezzamento meritatissimo per una coppia stralunata e così dannatamente normale nella vita ordinaria di tutti i giorni, che riesce a far ridere e a commuovere al tempo stesso). La serie, inoltre, ha avuto un reboot due anni più tardi (con Sung Hoon e Kwon Yuri, che, tuttavia, non raggiungono i livelli di perfezione di Lee Kwang-soo e Jung So-min) e una versione animata. Infine, il successo era già così atteso che diverse star chiesero di partecipare per piccoli e amichevoli cameo all’interno: oltre a Song Joong-ki, nella serie sono presenti le guest star delle comiche Kim Sook (l’indovina di Crash Landing On You) e Park Na-rae (la donna col sonno pesante da meteorite in New World), delle cantanti Lena Park e Solbin (che interpretano se stesse), dei presentatori Shin Dong-yup e Jun Hyun-moo e del chitarrista rock Kim Tae-won (nell’indimenticabile sfida di canto dagli appartamenti), delle attrici Kim Se-jeong (Business Proposal, School 2017, The Uncanny Counter e Busted!) e Gong Seung-yeon (Are You Human Too? e My Shy Boss) e della star cinese Cao Lu e altri ancora.

Consigliato: a tutti, soprattutto nei momenti di sconforto e di tenebra, perché sa essere delicato e umoristico al tempo stesso e perché persegue la missione di Jo Seok di restituire il sorriso. E, se questo non bastasse, recuperatelo anche solo per sentire le minacce della piccola e temibile Ae-bong ai danni dell’allampanato spilungone Jo Seok (come quel “Ti piego in due e ti faccio diventare solo un metro”), che sono quanto di più vicino alla vita di tutti i giorni possiamo vedere.

Captain-in-Freckles

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