Star Wars: Rebels

Se siete qui, è perché siete amanti della saga di Star Wars e, magari, avete voglia di recuperare uno dei prodotti a torto ritenuti “minori” per completare la vostra preparazione. Perché, onestamente, se siete fan di Star Wars, non potete saltare questo piccolo gioiellino che è, a tutti gli effetti, il seguito ideale di Star Wars: Clone Wars.

Ambientata cinque anni prima del film Star Wars – Una nuova speranza e ben 14 anni dopo gli eventi del film Star Wars – La vendetta dei Sith (e, quindi, del famoso Ordine 66 con cui l’Imperatore Palpatine ha decretato lo sterminio degli ultimi Jedi), la serie d’animazione è considerata l’esordio della futura Alleanza Ribelle (sì, proprio quella di Jin Erso e di Rouge One, ma anche quella che porta Leia e i suoi amici a cementificare le speranze per una rinascita della Repubblica). Solo che i nostri ribelli sono ancora proprio nelle prime fasi della lotta e, per dirla tutta, sono persino un po’ selvaggi e folli. C’è Ezra Bridger, un ragazzo quattordicenne che percepisce la Forza come un’antenna e un po’ ricorda il Luke Skywalker del primo film. C’è Kanan Jarrus, ex padawan Jedi scampato per miracolo dallo sterminio Sith e ora mentore di Ezra. Ci sono Sabine Wren, mandaloriana esplosiva (in tutti i sensi), e Hera Syndulla, una spericolata pilota di un cargo denominato Spettro, due badass per eccellenza. Ci sono Orrelios, la cui stirpe è stata sterminata dall’Impero, e il droide Chopper. E ci sono anche una serie di conoscenze che, nel bene o nel male, sono comparse più volte nell’universo di Star Wars, da Obi Wan-Kenobi, che si garantisce tante apparizioni e tante avventure, e il capitano clone Rex, che ha rimosso il suo chip e ha rifiutato l’obbedienza all’Impero, per passare al lato oscuro di Darth Maul (morirà per davvero, prima o poi?), dell’ammiraglio Thrawn e del Grande Inquisitore.

Ma, soprattutto, torna l’eroina di Clone Wars, quella che continua ad essere – a ben ragione – uno dei personaggi più amati del franchise: Ahsoka Tano. Ed è proprio qui che scopriamo che fine ha fatto dopo la sua degradazione ufficiale e la sua parziale riabilitazione da parte dei Jedi e come mai il colore della sua spada laser sia il bianco. Perché, in fondo, Ahsoka è essa stessa la rappresentante del concetto di ribellione: da sempre, Jedi ribelle, empatica, non conformista, solitaria, ma leader di gruppo, incline a non rispettare le rigide norme imposte, quando queste possano confliggere con le sue più profonde convinzioni, è sempre l’Antigone di quest’universo galattico e insegna a tutti non solo che cosa voglia dire reagire ai soprusi di potere, ma anche quali sono le motivazioni della ribellione e della conquista della libertà. D’altronde, il suo “I am no Jedi” deriva proprio da qui.

Qualche curiosità ancora per convincere a recuperare la visione di questo prodotto, costituito dalla bellezza di 75 episodi e 4 corti: la serie animata subisce una piccola sfasatura temporale durante la quarta stagione che culmina con la crisi dell’Impero e la sua caduta a seguito della battaglia di Endor (vista nel film Star Wars – Il ritorno dello Jedi), dando la possibilità allo spettatore di godere della diacronia con gli eventi della vecchia trilogia (per cui, per i neofiti, può essere guardata anche in contemporanea alla visione dei film); la terza stagione contiene un vero e proprio Easter egg con la storia della spada nera di Mandalore, che ritroviamo nella serie The Mandalorian; il droide Chopper compare anche nel film Rogue One, mentre il cargo Spettro fa la sua apparizione sia in Rogue One che in Star Wars – L’ascesa di Skywalker; nella terza e nella quarta stagione, appare Saw Gerrera, leader dei Partigiani e vero terrorista della Ribellione, noto personaggio di diversi romanzi del franchise, interpretato da Forest Whitaker nel film Rogue One; troviamo, per la prima volta, tutta la famiglia Organa al completo (il senatore Bail Organa, la regina Breha Antilles e la principessa Leia), ma anche i due amati droidi C-3PO e R2-D2.

Consigliato: ai fan di Star Wars a cui manca questa chicca preziosa e a quelli che l’hanno già vista (perché le revisioni sono sempre importanti); agli amanti di anime e/o di sci-fi; a tutti quelli che ho già convinto con la recensione di Star Wars: Clone Wars e che ormai sono entrati in questo fantastico universo.

Buon viaggio nell’Iperspazio!

Captain-in-Freckles

P.S.: Le avventure continuano con una storia a tema di lightsaber e navicelle spaziali (recuperatela qui).

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