SwordArt OnLine – I stagione: Aincrad & Fairy Dance

Avete mai provato ad immergervi così tanto in una realtà virtuale da credere di viverci all’interno? O, giocando a D&D, avete mai smarrito la strada in un dungeon qualsiasi, tanto da perdere la cognizione del tempo e dello spazio, ma riemergendo con la spada in pugno e un certo quantitativo di punti? Ebbene, se avete anche solo una vaga idea di quello che significa, siete pronti per entrare nell’universo di Sword Art Online con la stessa baldanza di Kirito, Asuna e delle loro spade per affrontare mostri variegati, prove disparate e guerre leggendarie. Ebbene, noi abbiamo deciso di recensire quest’opera complessa e monumentale di light novel, nata dalla matita di Reki Kawahara e che ha dato vita, a manga tankobon, ad una serie anime di 98 episodi e a due film, in tre parti – con tre articoli distinti corrispondenti alle tre stagioni. Per cui, mettetevi comodi e iniziamo il viaggio.

Nel 2022, il geniale programmatore giapponese Akihiko Kayaba lancia l’hardware NerveGear, costituito da una tecnologia Full Dive che permette di connettersi direttamente con la coscienza della persona che lo usa, immergendolo totalmente in una realtà virtuale multidimensionale dove l’avatar della persona agisce secondo i suoi impulsi nervosi e la sua stessa mente. Il NerveGear viene testato su un mondo di realtà virtuale, cosiddetto Sword Art Online, di fatto un gioco in un’ambientazione simil-medievale e simil-fantastica, costruita su diversi piani e livelli fino al palazzo del Master e piena zeppa di dungeon di ogni tipo, in cui i giocatori possono collegarsi e agire liberamente tra loro. Tutto molto bello e innovativo, se non fosse che, all’euforia dell’inaugurazione, segue un inaspettato incidente: il creatore impedisce ai giocatori che si sono connessi tramite NerveGear di disconnettersi, intrappolandoli nella sua realtà virtuale. C’è solo una possibilità per tornare alla vita normale ed è costituita dal conseguimento di tutti i livelli e dal superamento di tutte le prove, vincendo il gioco e diventandone il Master. Alla fine del primo mese, quasi 2000 giocatori muoiono tentando di superare i dungeon presenti nel gioco. Kazuto Kirigaya, noto nel gioco come Kirito o lo Spadaccino Nero, adolescente introverso e ritroso, ma geniale programmatore informatico scelto inizialmente come beta tester del gioco, inizia a distinguersi nel gioco e a perseguire il suo obiettivo finale, quello di diventarne Master per liberare tutti coloro che sono incastrati. In questa scalata all’ultimo piano, s’imbatte in diverse prove da superare, affronta nemici (mostri, dungeon, ma anche altri giocatori, il cui duro ambiente del gioco ha reso dei veri e propri mostri) e incontra una serie di persone che gli saranno vicino, nel bene o nel male, fino alla fine. Ma il vero legame d’amicizia è quello che stringe con Asuna Yuki, nota nel gioco semplicemente come Asuna o la Saetta, abile e giovane spadaccina (nella vita reale ha solo due anni in più di Kirito), che è diventata presto la Vicecomandante dei Cavalieri del Giuramento di Sangue. Il loro legame, col tempo, si trasformerà da una semplice amicizia ad un amore profondo che crescerà con i pericoli che i due spadaccini dovranno affrontare insieme e, al tempo stesso, li renderà un faro di speranza per tutti i giocatori bloccati nel mondo virtuale, pronti a porre fine ad un inferno che terrà le loro coscienze bloccate per due anni (mentre i loro corpi nella vita reale giacciono in stato comatoso).

La prima stagione si compone di due capitoli, ovvero l’arco narrativo di Aincrad (14 episodi), che narra i due anni in cui i protagonisti restano incastrati nel gioco SAO e lottano per conquistare l’ultimo piano e smascherare il Master, e l’arco narrativo di Fairy Dance (11 episodi), ambientato immediatamente dopo la fine degli eventi di Aincrad, con il solo Kirito impegnato nel nuovo gioco Full Dive di Alfheim (vagamente ispirato a Sogno di una Notte di Mezza Estate) per liberare la coscienza di Asuna che è stata imprigionata nella realtà virtuale da un nuovo temibile – e perverso – Master.

Le missioni sono costellate da una serie di personaggi ben caratterizzati anche a livello psicologico: Leafa, nella realtà Suguha Kirigaya, sorella del protagonista, coraggiosa e leale alleata nel mondo di Alfheim; Klein, nella realtà Ryotaro Tsuboi, studente vivace e cordiale; Silica e il suo draghetto Pina, nella realtà la cantante e attrice idol Keiko Ayano; il fabbro Lisbeth, nella realtà l’adolescente Rika Shinozaki, aspirante innamorata di Kirito; l’armaiolo Agil, nella realtà il barista di origine americana Andrew Gilbert Mills; ma, soprattutto, Yui, la piccola fatina dell’Intelligenza Artificiale, che vi rimarrà nel cuore sin dal primo istante.

Gli eventi di Aincrad sono oggetto anche del nuovo film Sword Art Online Progressive, che narra gli eventi del primo arco narrativo della stagione dall’ottica di Asuna fino all’incontro con Kirito, con un vero Full Dive in uno dei personaggi femminili più interessanti del mondo manga / anime, una guerriera autorevole e materna che ci insegna cosa sia la compassione e la lealtà e che rimane sempre se stessa, nonostante le sofferenze del gioco. Perché, così le sue parole: “Preferisco rimanere me stessa fino all’ultimo istante. Anche se fossi sconfitta e morissi, questo gioco e questo mondo non vinceranno mai contro di me. (…)Se c’è una cosa che ho imparato a fare qui è a non arrendermi mai, a mettercela tutta fino alla fine”.

Alla prossima recensione di spada!

Captain-in-Freckles

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